sabato 31 maggio 2014

In memoria di Evil Monkey



Secondo il calendario, questo blog compie oggi 3 anni.

Bene. Allora auguri!

Tre anni intensi, immagino.
Non so dirlo con esattezza, non sono qui da tanto...
…oggi fanno 8 mesi. Era la fine di settembre quando Evil Monkey - il primo Evil Monkey, il fondatore del blog - se ne è andato.
O forse è stato ucciso, chissà. 
Ho dovuto escogitare qualche stratagemma per ereditare questo blog, non sono riuscito a pubblicare nulla per quasi due mesi. Credetemi, mantenete il nome è stato un atto di riconoscenza, non una furberia.
Il mio primo post “Chi ha ucciso Evil Monkey?” del 3 novembre 2013, credevo fosse anche fin troppo chiaro.
Ma in realtà, nessuno ha capito.
“…perché in realtà non state davvero guardando. Voi non volete saperlo. Voi volete essere ingannati.
Era una frase che piaceva molto ad Evil. L’aveva riportata nei brani delle Riletture Americane, una serie di post che dovrò decidermi a rispolverare e completare.
Però lui ce l'aveva con quelle “recensioni”, le discografie, con l’ hard rock, con lo scrivere 3 o 4 post a settimana.
Io sono uno che lavora, mica potevo tenere quei ritmi.
Ma ho cercato comunque di dare continuità a questo sito. Capitan Vinile mi stava simpatica come idea, solo, secondo me, doveva essere più filosofo e meno collezionista. L’ho detto tante volte ad Evil... ma lui non voleva ascoltare. Così come non mi ascoltava quando sostenevo che sarebbe stato utile e costruttivo collaborare con altri, scambiare esperienze, punti di vista, a costo di rompere le scatole.
Ma di nuovo, lui non voleva saperne.
Devo dire che per essere un dilettante senza esperienza ha fatto però un bel lavoro. Il suo blog è stato sempre uno dei miei preferiti, anzi esserne diventato autore - unico autore – oggi mi rende orgoglioso.
Spero di essere all’altezza... questi primi 8 mesi, questa prima cinquantina di post, direi che sono andati nella direzione giusta.
Grazie Evil! 
Non mi scorderò che gran parte di questo, è merito tuo.
E credo che in fondo, i tuoi lettori siano già diventati miei lettori.
Auguri, buon terzo compleanno!

Evil Monkey



lunedì 26 maggio 2014

Capitan Vinile e l’ascolto nudo



Svendo.
Mi svendo.
Scaffali pieni di dischi che prendono polvere.
Meglio sfoltire un po’.
E’ bastato mettere tutto su e-Bay a 5 euro - prezzo di partenza - che i Famelici del risparmio a 33 giri, gli Straccioni del prezzo stracciato (come me, intendiamoci) si sono fatti sotto sbavando.
Piazza (quasi) pulita.
Devo solo gettare fuori bordo un Blue Oyster Cult (bello, il primo LP, stampa USA, fatevi sotto…) un Byrds, qualche cosa dei Quicksilver, forse.  E ancora quel maledetto CD di Little Walter che allo scorso giro nessuno di voi ha avuto l’ardire di vincere…
Ma le vendite alla fine, sono andate discretamente. Si sono perfino azzuffati per un Threshold Of A Dream (Deeram SML 1035) dei Moody Blues: bello eh, con booklet ben tenuto, tutto quanto… E pure un orrido e graffiato Fragile di stampa USA (Atlantic SD 7211) è volato via. Potere di Roger Dean, forse. Perché South Side Of The Sky  gracchiava alquanto. Ma sapete com’è: quelle belle illustrazioni Art Nouveau tirano più di un Chris Squire qualunque.

La confezione, al giorno d’oggi, significa molto.

lunedì 19 maggio 2014

Un sogno di luna blu


Questo è il canto che potreste sentire nell’ultimo night di Las Vegas, mentre accanto, nella Rose Bound Chapel, un officiante vestito con frange bianche alla Elvis unisce in matrimonio Bob, dipendente delle poste, e Mary Ann, la figlia di un piccolo dettagliante di San Bernardino, al settimo mese di una gravidanza travagliata.
Dolcissima tristezza. E una chitarra che ondeggia crepuscolare e fluida a disegnare un chiaroscuro jazz di morbido abbandono.
Musica al fior di loto.
Musica del sonno, di nostalgia, di linee rosa che scompaiono al tramonto; tutta incastonata tra silenzi che sembrano infiniti e bolle di vuoto che sarebbe blasfemo riempire.
Pericoloso da ascoltare per gli inclini alla malinconia.

Da qualche parte, gli stessi Cowboy Junkies hanno proposto una cover di Powerdfinger.
Mentre la visione combattiva ed incendiaria di Neil Young pareva la cronaca di una battaglia in presa diretta, i languori di Margo Timmins appaiono quelli di uno Spirito di Carità che si aggira tra il vapore del mattino carezzando defunti, socchiudendo loro gli occhi e coprendogli il volto scorticato; evocando la sogno di quella stessa battaglia come fosse un nebbioso ricordo del dormiveglia.

Ecco, tutta la loro musica sta in quel ricordo.


Cowboy Junkies – The Trinity Session (RCA, 1988)

Mining For Gold 1:34
Misguided Angel 4:58
I Don't Get It 4:34
I'm So Lonesome I Could Cry 5:24
To Love Is To Bury 4:47
200 More Miles 5:29
Dreaming My Dreams With You 4:28
Sweet Jane 3:41
Postcard Blues 3:28
Walking After Midnight 5:54

lunedì 12 maggio 2014

Il Nuovo Scrittore Musicale

Pubblico questa “invettiva” in ossequio al Manifesto, già diffuso da questo blog e da Detriti di Passaggio

***


Ascoltare

Ascoltare senza sapere cosa c'è sul piatto

Ascoltare senza conoscere prima

(ascoltare il contrario)

Frugare

Frugare negli archivi, nella rete, tra le offerte, le compilation spurie, i singoli, i cataloghi, fisici, online, solidi, liquidi, virtuali, ristampati.
Frugare nei grandi labirinti discografici.
Senza paura nè riverenza

Scrivere

Trasversalmente, mai linearmente
Lasciare sempre aperto il finale, mai chiudere il pezzo.
Descrivere la galassia, non percorrere passivamente la distanza tra due stelle.
Rompere l'egemonia cartesiana di "genere" e "anno" - Utilizzarli per ordinare gli scaffali, mai per organizzare un testo.
Mai parlare di UN soggetto; pensare al plurale.

…divagare, associare, vagabondare…

Rifuggire lo storicismo

Non esiste darwinismo musicale.
Non esiste derivazione obbligata.
Non esistono inventori obbligati.


Rifuggire l'enciclopedismo

Non esistono generi.
Non esiste tassonomia nemmeno in natura, figuriamoci nell'arte.
Ragionare sul limite, limitarsi al gusto non al numero.

Rifuggire l'accademismo

Suggestione immediata non citazione.
Impressione personale non riferimento.
Frase (e musica) rimodellata a memoria non virgolette (o pentagramma).

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giovedì 8 maggio 2014

Pomeriggi di domande su Spotify (senza tante risposte)


"II continuo spostarsi da un genere e da un'era all'altra, con poco o nullo rispetto per il contesto storico o per l'origine della musica, e oggi I'esperienza musicale della maggioranza delle persone. Con la musica cosi facilmente accessibile e cosi abbondante, semplicemente ripetiamo, ascoltiamo con lo 'shuffle' e ne godiamo."
(David Buckley, Kraftwerk Publikation, Arcana 2103)

In effetti c'è sempre un "album dopo", c'è sempre "qualcosa di nuovo da ascoltare", lo stream scorre rapido, non ci si ferma mai. Questa esperienza musicale a flusso costante è interessante quanto frenetica. Spesso superficiale, certo, ma piuttosto stimolante per gli insoddisfatti cronici.
Una cosa ho notato: c'è una domanda che non mi faccio più tanto spesso, un aspetto su cui non mi soffermo.

Cosa mi sta dicendo questa canzone?

lunedì 5 maggio 2014

Una premessa a Virgin Forest


Da qualche giorno, sui social, abbiamo diffuso (no, non è plurale maiestatis, ma il frutto di un lavoro di gruppo...) materiale e informazioni riguardo a Virgin Forest, nelle intenzioni una “Guida collettiva al sommerso in musica”.

- Guida: perché vuole essere diretta, semplice, facile da consultare

- Collettiva: perché frutto del lavoro di tanti e non di un singolo

- Al: preposizione articolata

- Sommerso in musica: perché è un argomento che ci interessa (ok, che mi interessa, ma se ci sono degli sconsiderati che mi vengono dietro, non è colpa mia…).

Potete trovare tutte le informazioni su questo progetto agli indirizzi seguenti, ce n’è per tutti i gusti:




Ora, sul blog, mi preme solo postare una premessa a questo lavoro, anzi una premessa di metodo ancora più generica, che può stare alla base di questa come di altre mille iniziative. Nulla di nuovo, in realtà. Ma mi piace ripetere sempre le stesse cose…

Quella dei blog, dei social, del Web 2.0, è una galassia.
In continua rotazione, espansione, cambiamento, rinnovamento.
In campo musicale, anche appoggiandosi a piattaforme di scambio più o meno legali (o meglio, più o meno invise alle grandi case di distribuzione) ha contribuito a cambiare in maniera importante la fruizione della musica, online ma non solo. Ha certo avuto una parte nel processo di revisione dei canoni dell’informazione, che ha portato – e sta portando – al pensionamento di molte polverose riviste, enciclopedie, Storie-del-Rock, 1000-Dischi-Fondamentali, che si erano compilate in anni in cui pochi avevano accesso diretto alle fonti e ancora meno avevano “libertà di pubblicazione”.
Ma distribuire liberamente file, archivi, raccolte, rarità, non basta.
Così come non basta accumulare, scaricare, collezionare, immagazzinare su hard disk sempre più capienti migliaia di canzoni che alla fine non ascolteremo mai.
Non abituiamoci al tutto e subito.
E magari a gratis…
Non abituiamoci all’esagerato dilettantismo galoppante (pur con tutte le sue innegabili positività). Non abituiamoci al facile smercio di “roba” contrabbandata per cultura.
I blog funzionano bene quando garantiscono lo scambio, assicurano il flusso di idee e conoscenza. Quando costituiscono un ponte efficace tra le esperienze reali e quelle virtuali. Non quando le une sostituiscono le altre. Non quando si chiudono a riccio parlandosi addosso come intellettuali vanitosi davanti ad uno specchio.
Con il pretesto (un bel pretesto, se mi è concesso) di indagare il “sommerso” della musica pop, speriamo di favorire questo: lo scambio e il dialogo. Non il confronto metrico tra conoscenze ma l’integrazione di saperi ed esperienze differenti. Per pervenire a contenuti condivisi che siano, il più possibile, di qualità e possano, il più possibile, essere diffusi.
Perché una qualità senza diffusione e condivisione, è di fatto trasparente, vuota e autoreferenziale.
Diffusione che non è promozione finanziata.

Diffusione che non è massiva distribuzione forzata.

Diffusione che vuole essere giusta comunicazione attraverso le giuste persone.

Bello a dirsi; proviamo anche a costruire qualcosa che ci dia la possibilità di farlo.


A proposito, le iscrizioni sono sempre aperte, sapete dove trovarmi…

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