sabato 29 novembre 2014

L’opinione di Kurtz


Siamo spaventati da una delle invenzioni più insulse mai fatte: il giudizio degli altri.

Natalino Balasso

Ha mai pensato seriamente a delle reali forme di libertà?
La libertà dall'opinione degli altri… persino dalla propria opinione.

Colonnello Kurtz

mercoledì 19 novembre 2014

QuebecRockSampler - Note d'ascolto - 2


Offenbach
Saint-Chrone de Néant (1973)

Il giorno 30 novembre del 1972 gli Offenbach, un rampante gruppo di Montreal con un solo album all'attivo, tenne un concerto promozionale all'oratorio di Saint Joseph in occasione della Messa per i Defunti.
Dominato dalle immani tastiere ascensionali di Gerard Boulet, nonché dall'organo di Pierre-Yves Asselin, l'esibizione si rivelò una mastodontica cerimonia rock, sulla falsariga della Messa in Fa Minore degli Electric Prunes o ancor più del famigerato Ceremony degli Spooky Tooth. Interamente trasmesso in diretta dalla CHOM, rappresentò uno dei momenti determinanti nell’affermazione del Quebec Prog.
Cantato in latino, con sermoni recitati in francese e inglese, sommerso da una spessa ombra gotica da secoli oscuri, squassato da terremoti di prepotenza metal e sospeso in minimalisti mantra da Florian Fricke, rifulge del naturale eco del ventre dell' Oratorio di St. Joseph. Gli 11 minuti di Pax Vobiscum, le incessanti spirali in crescendo del Kyrie, l'hard rock teatrale del Dies Irae, le spazialità pinkfloydiane di Domine Jesu Christe e Memento, il volume che trasudo fragoroso da ogni traccia: tutto appare bizzarro ma perfettamente collocato nel luogo e nel tempo.
L'anno dopo, la Barclay distribuì ufficialmente Saint-Chrone de Néant.
A tutt'oggi un documento impressionante.

mercoledì 12 novembre 2014

(7 volte) Led Zeppelin 4 - Remaster



Da poco ripubblicato in versione remaster, Led Zeppelin IV è questa settimana alla posizione numero 7 di Billboard.
Colgo allora l'occasione per ripubblicare anch'io una vecchia e gloriosa serie di post che hanno composto il libello "7 volte Led ZeppelinIV". E ne approfitto anche per aggiungere, alle tante recensioni redatte ad arte, il mio personale, sincero e chiaramente non richiesto, parere sull'album.
Un album cocciuto, prodotto da una band che con testardaggine e poca naturalezza si è sforzata di comporre Il Capolavoro. Senza riuscirci.
Un album che oggi suona più datato del Secondo, per esempio, senza quella giovanile freschezza e strafottenza, ma con su una patina grigiolina e un po' polverosa.
Detto questo, ci sono comunque grandi pezzi, perché va riconosciuto a 'sto gruppo di avere scritto enormi pagine della loro epoca. Una di questa è, a mio parere, When The Levee Breaks, brano sommo e paradigmatico di una nuova epoca per il Blues.
Altra postilla: non è colpa di Page & Plant se Stairway to Heaven è stata eletta da una generazione un po' miope (forse più di pubblico che non di critica ma è un giudizio, riconosco, azzardato per chi di quella generazione non ha fatto parte) come uno dei brani - se non proprio “il brano” - più rappresentativi nella storia del Rock.
Sarà merito anche nostro dimostrare che certe verità storiche si possono rivedere.
Ma ora basta!
Eccovi 7 volte Led Zeppelin 4 Remaster

Cosa cambia dall'originale?
Niente.
Proprio come nel remaster degli Zeppelin.
Buona lettura!



SETTE VOLTE LED ZEPPELIN QUATTRO
(scarica il PDF)

giovedì 6 novembre 2014

Capitan Vinile e il gioco dei pacchi


Sopravvissuti a questa ricolonizzazione pagana della vigilia di Ognissanti?
Allora mettetela in fila accanto all'albero di natale, alla befana, ai primi dischi dei Black Widow e sappiate che:

HALLOWEEN NON È SOLO COMMERCIALIZZAZIONE DI ONESTE TRADIZIONI
NON È COLONIALISMO DI RITORNO A STELLE E STRISCE.

È IL NOSTRO VUOTO. CHE ALTRI RIEMPIONO.

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