“Categorie calviniane” applicate alla Popular Music - La Rapidità - Pt. 6
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Per concludere, ritornando in tema, due
ultimi riferimenti che da soli riassumono buona parte l’essenza della rapidità
nella musica commerciale; una canzone, It's
The End Of The World As We Know It (And I Feel Fine) dei R.E.M. e un intero
album, Highway 61 Revisited di Bob Dylan.
It's The End Of The World, da Document
(1987), è un tour de force di Micheal
Stipe che in quattro minuti galoppa tra immagini disparate, libere
associazioni, dissolvenze oniriche: la velocità del pensiero che arriva
rapidamente alla fine del mondo così come lo conosciamo; nessun trauma, è
un’Apocalisse morbida che si può anzi rilassare e distendere nell’immortale
chorus della canzone.
Six o'clock - TV hour. Don't get caught in foreign
towers.
Slash and burn, return, listen to yourself churn.
Locking in, uniforming, book burning, blood letting.
Every motive escalate. Automotive incinerate.
Light a candle, light a votive. Step down, step down.
Watch your heel crush, crushed. Uh-oh, this means no
fear cavalier.
Renegade steer clear! A tournament, a tournament, a
tournament of lies.
Offer me solutions, offer me alternatives and I decline.