sabato 29 settembre 2012

Riff for the Mass - US Hard Rock Compilation #1



Due giorni con lo sguardo fisso sulla strada e le mani sul volante; il sole è in perenne tramonto come nella notte artica.
Duemila miglia, da Madison a Baltimora e ritorno, in un paese popolato da zombie antropofagi che sbranano ciò che resta degli uomini al suono ininterrotto di jingle pubblicitari di qualche compagnia telefonica. A Columbus c’è quella vecchia Roadhouse all’ Oaks Park. E’ come entrare in un saloon elettrico al neon giallo. Una moneta cade nel jukeboxe.

E’ tempo di fermarsi, e sulla Ghost Highway di U.S. Hard Rock Underground diamo spazio alla prima compilation che ripassa i dieci dischi presentati dall’inizio del viaggio.
Riff for the Mass è un concentrato di energia brutale, una tempesta elettrica erogata via Youtube, da ascoltare a volume alto, molto alto!

Keep on Rockin’!!

giovedì 27 settembre 2012

Eroi belli, non sempre buoni (Visibilità - parte 2)


L’immagine del giovane cantante di Tupelo era così magnetica da spalancare ad Elvis le porte del cinema (oggi si direbbe di serie B…) che lo vide protagonista di una serie di filmetti sdolcinati a base musicale che in Italia chiamavamo musicarelli. Tra il ’56 e il ’66 Elvis girò 22 pellicole (tra cui titoli inquietanti come Kissin' Cousins, Girls! Girls! Girls! o Blue Hawaii)  che nei momenti di forzata assenza del Divo dal palcoscenico, durante il servizio militare per esempio, essi contribuirono a congelarne l’immagine in modo massivo. Il cantante era percepito come presente, attivo, tangibile e senza interrompere la relazione visiva si manteneva un solido rapporto tra pubblico e artista.

domenica 23 settembre 2012

Quanto vale la Musica che acquistiamo?


Un esperimento che chiunque può fare; serve circa un’ ora di tempo, un computer ed una connessione decente.
Scegliete 10 album; quelli che vi pare; io li ho scelti alquanto a caso, tra titoli molto noti, cercando di distribuirli su un arco temporale di una quarantina d’anni. Prendete un foglio Excel e fatevi una tabella.
Poi battete un po’ il web alla ricerca dei prezzi migliori per i vostri album. Io mi sono limitato ad I-Tunes e a quattro negozi Amazon: USA, Germania, Inghilterra e Italia. Ammetto di essere partito con un certo preconcetto per questa ricerchina; ma c’era qualcosa che non mi tornava e volevo cercare un approccio un po’ più scientifico al problema.
I dubbi mi sono rimasti…anzi.

venerdì 21 settembre 2012

Come Evocando un Esercito di Morti



Prove di fantascienza a Kagoshima. Come evocando un Esercito di Morti è il titolo, assolutamente precario, di un racconto in via costruzione. Utilizzo il blog come foglio di malacopia. Trame frammentata, in pezzi; non è facile neanche raccogliere i cocci.
Nei vari Frammenti # troverete forse errori, ripetizioni, incongruenze. Un cantiere fatto per non doversi sempre annotare le frasi giuste sul retro degli scontrini.
Per raccapezzarmi un po’, ho buttato giù una sintesi di massima del racconto, la trovate nella sezione E-Book. Ma è solo un sunto parziale, incompleto e magari anche fuorviante. Il tempo ci dirà l’evolversi della faccenda…
Potete sfogliare il racconto seguendo il tag CEEM
  
Per ora… Keep on Rockin’

lunedì 17 settembre 2012

Proust e la “Cattiva Musica”



Sfogatevi contro la cattiva musica, ma non la disprezzate! Più la cattiva musica viene eseguita o cantata, più è densa di lacrime, di lacrime umane. Occupa una posizione marginale nella storia delle arti, ma una di primo piano nella storia delle emozioni del consorzio umano. Il rispetto per la musica stupida non è in sè stesso una forma dì carità, ma la consapevolezza del ruolo sociale della musica. La gente ha sempre gli stessi messaggeri e alfieri di cattive notizie nei periodi di calamità e dj radiosa felicità: i cattivi musicisti... Uno spartito di povere melodie, con le pagine sgualcite per il grande uso, dovrebbe commuoverci quanto una città o un monumento funebre. Che cosa importa se gli edifici civili sono privi di stile, o se le pietre tombali scompaiono sotto stupide iscrizioni?

Marcel Proust  - I Piaceri e i Giorni (1896)

sabato 15 settembre 2012

Il Rock più grezzo degli Anni ’70? (TV Eye)


Anno 1977. Mentre gli inglesi impazziscono per creste e spille da balia e in Italia impazzano allucinanti neomelodici, l’America è alle prese con gli ultimi furori di un Hard Rock che ha messo a ferro e fuoco la nazione negli anni precedenti. Così, prima di abbandonarsi alle più educate sofisticazioni dell’AOR e della New Wave, ecco che un piccolo gruppo della costa atlantica, i Ram Jam, pesca il jolly con una micro-cover di un’ antica canzone di Leadbelly, Black Betty, trasformandola nel Rock più tamarro della sua epoca. 4 parole, 2 accordi, una specie di filastrocca insulsa à la Barbara Ann in versione ultra-southern, con capello lungo, baffo pendulo, bandane e Harley plaudenti sullo sfondo; notevole successo. E un video che è un’ode, dotata di una certa sottile ironia, alla più becera estetica redneck da fumetto: manca solo il divano sotto la veranda e cugina Fanny Mae che fa il bagno nella vasca in mezzo al giardino di casa. Cletus Spuckler approverebbe.
Roba da far invidia ai migliori Black Oak Arkansas.
Godetevelo!

domenica 9 settembre 2012

MUSICA PER IMMAGINI - Parte 2 - Antologie



MUSICA PER IMMAGINI
IMMAGINI PER LA MUSICA

GALLERIA MINIMA DI ROCK DESIGN
PARTE 2 -  ANTOLOGIE


Finalmente dopo 16 post e 11 gallerie, il secondo volume, l'ultimo (per ora…) dell'epopea "Musica per Immagini"; è il volume che ripercorre la parte antologica del Museo Virtuale e che segue il primo, dedicato alle monografie, sempre scaricabile alla sezione e-book.
Rispetto al precedente, si è scelta un' impaginazione che lascia più spazio alle immagini (le vere protagoniste) e meno alle parole, che devono fungere solo da didascalia o da breve introduzione alle gallerie.
Ne è derivato un e-book in formato A4 di 245 pagine, oltre 200 immagini distribuite su 4 macro-sezioni organizzate esattamente come i post già pubblicati su questo blog. Illustrazioni e musica da sfogliare liberamente, lasciandosi condurre solo da immediate associazioni (…o dissociazioni) mentali.
Di seguito riportiamo la breve introduzione a questo secondo volume, le specifiche del file e tutti i riferimenti per il download.

Keep on Rockin'!!

P.S. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno apprezzato e scaricato il primo volume, devo dire che siete molti di  più di quanto mi aspettassi! Spero che possiate apprezzare anche questa seconda parte, sperando sia all’altezza della precedente.


Specifiche del file:

Titolo: Musica per immagini, Immagini per la Musica - Volume 2 - Antologie
Tipo: pdf
Formato: A4 a colori
N° Pagine: 245


Il catalogo è scaricabile GRATUITAMENTE al seguente link:


venerdì 7 settembre 2012

Stiamo davvero ascoltando? (Visibilità - Parte 1)



“Every great magic trick consists of three parts or acts. The first part is called "The Pledge". The magician shows you something ordinary: a deck of cards, a bird or a man. He shows you this object. Perhaps he asks you to inspect it to see if it is indeed real, unaltered, normal. But of course... it probably isn't. The second act is called "The Turn". The magician takes the ordinary something and makes it do something extraordinary. Now you're looking for the secret... but you won't find it, because of course you're not really looking. You don't really want to know. You want to be fooled. But you wouldn't clap yet. Because making something disappear isn't enough; you have to bring it back. That's why every magic trick has a third act, the hardest part, the part we call "The Prestige".

“Ogni numero di magia è composto da 3 parti o atti. La prima parte è chiamata "La Promessa". L'illusionista vi mostra qualcosa di ordinario: un mazzo di carte, un uccellino, o un uomo. Vi mostra questo oggetto. Magari vi chiede di ispezionarlo, di controllare se sia davvero reale, sia inalterato, normale. Ma ovviamente... è probabile che non lo sia. Il secondo atto è chiamato "La Svolta". L'illusionista prende quel qualcosa di ordinario e lo trasforma in qualcosa di straordinario. Ora voi state cercando il segreto... ma non lo troverete, perché in realtà non state davvero guardando. Voi non volete saperlo. Voi volete essere ingannati. Ma ancora non applaudite. Perché far sparire qualcosa non è sufficiente; bisogna anche farla riapparire. Per questo ogni numero di magia ha un terzo atto, la parte più ardua, la parte che chiamiamo "Il Prestigio".

Christopher Nolan – The Prestige

lunedì 3 settembre 2012

Se il CBGB trasloca in Maxwell Street (TVEye)


Per la serie “I Cynics sono esistiti, veramente!” un documento filmato, incontrovertibile, della reale presenza sulle scene di questo Sacro Graal del Rock Alternativissimo in epoche di orrendi latex sgargianti. Dagli immensi e preziosi archivi del Rockpalast, impaginato con rigore realmente teutonico, un bello show del 2007: torrenziale, esagitato, elettrico; l’invasione dell’ultragarage. E peccato che il buon Von Hagen non sia più della partita, perché la sopraffina chitarra di Gregg Kostelich può districarsi senza affanni in qualunque swamp psycho-blues da horror adolescenziale, mentre il tempo ha reso Michael Kastelic una sorta di Guru-ur-Punk da marciapiede, sopravvissuto alle strade affollate di fine ’70, estroverso, ipercinetico, con tanto di cintura e pantalone à la Jim Morrison portati con strafottente e ambigua disinvoltura.
Divertitevi!

sabato 1 settembre 2012

Bookolico e l’editoria 2.0

  
Bookolico, cito dalla homepage, “è una comunità di lettori e scrittori che vedono in internet e nelle tecnologie uno strumento unico capace di migliorare la propria esperienza letteraria”, una comunità che cerca di abbattere barriere tra autore e pubblico e mettere in dubbio alcune centenarie leggi dell’editoria che paiono immutabili.
L’E-Book ha costretto l’editoria ad una reale riconsiderazione di sé, coì come, qualche anno fa, il file mp3 (e analoghi) hanno fatto con la distribuzione musicale. Gli editori sono pronti a questo salto? Ci sono difficoltà tecnologiche, legate ad una inevitabile latenza nella permeazione dei nuovi supporti di lettura digitale, o magari anche qualche ritrosità ad abbandonare un modello economico acquisito da secoli per la gestione degli introiti derivanti dalle opere?
Lo staff di Bookolico tenta un approccio più moderno…

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