venerdì 27 dicembre 2013

Me and the Devil – Riflessioni su una collaborazione



Early this morning
When you knocked upon my door
Early this morning, oooo
When you knocked upon my door
And I said hello Satan
I believe it's time to go

Io sono il Diavolo.
Ebbene sì. Quello distinto e suadente che bussa alla porta di Robert Johnson, una mattina.
Ho bussato alla porta di Bart, una mattina, gli ho detto “mi piace come scrivi; mi piace cosa scrivi”. Vieni con me. Perché lui è l’Artista. Lui è Robert Johnson.
E adesso che Viaggiatori nella Notte esiste, ce ne andiamo a braccetto, uno di fianco all’altro.
Tutto questo per dire che “si può fare”.
Si può tirare fuori perfino un libro fatto, finito, rilegato, illustrato (e come, illustrato!) e distribuito; tirarlo fuori dai meandri di vecchi blog dispersi e saltuari. Si può tirarlo fuori laddove in tanti, magari, ci vedono solo il solito post della domenica mattina, o la recensione del sabato, la classifica del venerdì.
Abbiamo ogni giorno per le mani un mare di risorse, parole, racconti, poesie, canzoni. Bisognerebbe avere la passione e il tempo di ordinarli e farli conoscere.
Andare in giro a dire : “Ehi, senti qua! Forte eh? Chi è? No, no nessuno di famoso…”
Non è quello che passa da Fazio la domenica sera. E’ qualcuno che non vedrai mai in tv, che forse nemmeno vedrai mai su uno scaffale della Feltrinelli sotto Natale. Però adesso c’è, esiste. Ci saranno errori, ripetizioni, impaginazioni sbagliate, tutto quello che volete…
Ma ha lasciato la sua piccola traccia nel mondo reale.
Tutto quel tempo passato a scrivere, tutto quello passato a correggere, rileggere. Tutto quello passato ad ascoltare!
Lo meritavano, no?
E allora evviva il Diavolo. Che magari, alla fine, è andato a reclamare la vecchia anima di Robert. Ma che gli anche messo in mano una chitarra che oggi sappiamo aver riscritto la musica.

Ne approfitto per ringraziare tutti i blogger che hanno fin ora supportato questo progetto.
In rigoroso ordine casuale, sperando di non dimenticare nessuno:

Blackswan

Vik

Massimiliano

Vlad Tepes

Nella

Lozirion

La Firma Cangiante

Ant

Mr. Hyde

In queste ultime settimane ho avuto modo di ricevere, inviare, inoltrare decine di mail, spedire libri, diffondere link. Tutte divertenti estensioni comunicative di questo web sociale.
Non vorrei che finisse qui. Anzi, proverò a far sì che questa collaborazione rappresenti un punto di partenza; non solo per me, per Bart, per gli amici che ci hanno dato il loro supporto e prestato i loro spazi.
Per chiunque passi, veda la porta aperta, e un meraviglioso sottoscala di suoni, dialoghi e immagini.
A questo proposito, è emersa qua e là nei commenti sui vostri blog, l’idea di una “tavola rotonda virtuale” sul Blues. Una cosa semplice, ma possibilmente priva delle consuete banalità sulla Musica del Diavolo.
L’idea è sempre lì, sul piatto.
Chi vuole entrare, prego! La porta è aperta. Basta bussare.

15 commenti:

Nella Crosiglia ha detto...

Posso dire con estrema sincerità, anche se letto in un letto di ospedale, come previsto..che questo libro deve essere conosciuto e soprattutto non deve essere l'ultimo della serie.
La collaborazione dei tre " compari" è stata perfetta.(vedere le impaginazioni,i bellissimi disegni di Badit e poi il nostro Dusty)
C'è vita e sudore, c'è amore e speranza, c'è odio e distruzione , tutto accompagnato magnificamente dalla colonna sonora della musica, quel blues che si insinua nelle vene e come una droga non lo puoi più scacciare..
Veramente esaltante...Credeteci!
Ciao caro Evil , un bacio grande!

Unknown ha detto...

Grazieeee!
... a nome di tutti!

ant ha detto...

Ancora complimenti al grande Bart, a te e Giovanni Lo Re (per i bellissimi disegni) per il gran lavoro svolto.
Quando le buone idee ci sono niente è impossibile.

Grazie per la citazione e...saluti al Diavolo.

mr.Hyde ha detto...

SI-PUO'-FARE!! Il b&w del film di Mel Brooks è sicuramente in tema.No, certo, il diavolo non passa da Fazio così rassicurante e perbenino..Tutto quello che puzza di piscio, di tristezza e di alcool, non passa da quei programmi, dove sono regolamentati anche i db dell'emissione di una scureggia..
Meno male che tutto ciò che non passa da lì , passa dai miei scantinati preferiti..Per cui grazie!

Cannibal Kid ha detto...

nooo, mi hai dimenticato :(

Unknown ha detto...

Nooooooo cannibal!!
Azzzz... vado a rimediare!

Bartolo Federico ha detto...

Grazie per la stima Capitano. Ma non sono neanche una corda rotta della chitarra di Robert. Un abbraccio

La firma cangiante ha detto...

Vedere concretizzare le nostre passioni è sempre un grande piacere, se si può dare una mano lo si fà sempre volentieri. Di mio regalerò la copia cartacea a mio fratello, così diffonderò il verbo e magari con calma ci scappa un commento più articolato.

Ne approfitto per augurare a tutti buone feste.

Badit ha detto...

Proprio oggi parlavo del libro con delle persone usando parole simili a queste del tuo post.Purtroppo non passa da Fazio o dalla De Gregorio...ma esiste ed esisterà per sempre!Riscalda i nostri cuori in queste fredde giornate invernali ed è l'inizio di qualcosa che,come l'esistenza ,non sappiamo dove ci porterà.
Un abbraccio a tutti e grazie per il supporto

Unknown ha detto...

"Esserci": punto 1
Ma se Alan Lomax non gli avesse messo il microfono davanti alla bocca... magari oggi Fred McDowell non ci sarebbe. "Oggi", certo. nessuno può togliergli l'arte nella sua musica. Ma quel microfono ce lo ha portato fino ad oggi.
Scusate la retorica e l'enfasi, ma ogni tanto penso a quanti quel microfono davanti alla bocca non ce l'hanno mai avuto!
Quindi, "esserci" punto 1.
Poi si può fare meglio, sicuro. Si potrebbe anche pensare a diffusioni più aggressive, più coinvolgenti, più massive. Che poi... cosa sono?
Qualche +1 su Google, qualche "mi Piace" su Fb, qualche retweet?
Ma cosa vuole dire? Anzi, Viaggiatori nella Notte nasce anche perchè prima o poi qualcuno si stancherà di accumulare "mi Piace" o +1 che non significano quasi nulla. Il tentativo era "fare qualcosa" che provasse ad andare un pochino oltre; un pochino, mica cose dell'altro mondo.
Poi su questo, si potrà cominciare a costruire dell'altro; se qualcuno ne avrà voglia, se altri ne avranno voglia; se qualcuno troverà il tempo e tutto il resto...
Thanksss, cme sempre, x i commenti!

Alligatore ha detto...

Ho letto di questo libro nel blog di un'amica, poi in quello di un amico ... per questo ho poi deciso di ordinarne un paio di copie (una per me e una da regalare). Mi piace l'idea che quello che si scrive sul web non vada perso, mi piace questa passione per il blues e lo stile di Bartolo. Non vedo l'ora che arrivi il libro ...

Unknown ha detto...

Alliga! Intanto grazie!
Una copia te la recuperavo volentieri, comunque fa un sacco piacere avere suscitato un po' di curiosita' e interesse attorno al mondo blues di Bart!

Elle ha detto...

Io vorrei dire che non tutti seguono Fazio per farsi consigliare le letture, io ad esempio non so chi sia.. comunque se un libro così girasse in tv sarebbe un controsenso, perché il mondo blues non è roba da prima serata, è una cosa notturna, e il buio continua anche di giorno, la malinconia rimane indipendentemente dagli applausi, quindi farlo circolare tramite i regali e i consigli di chi lo conosce (come si faceva quando l'editoria nn era ancora nata), mi sembra un bel modo per divulgare un libro nato dalla passione.
Io aspetto di leggerlo per promuoverlo meglio, spero arrivi presto - ma dico già che per inaugurare il nuovo anno ho in mente un'iniziativa che farà al caso vostro per divulgare e divulgare ancora!
Grazie a presto!

Massi ha detto...

La scrittura di Bart e' notevole, la direzione originalissima. L'autoproduzione (piu' o meno) e la scelta dei canali di distribuzione non convenzionali fa molto (grazie al cielo!) D.I.Y. post-77 e in fondo cosa puo' esserci di piu' "punk" del web? Ma si parlava di blues...dubito che una tavola sul blues possa essere rotonda. Oppure lo e' ma per eccesso di spigoli. Pronto. Anche per costruire quel qualcosa in piu', che vada oltre i +1 e i "mi piace" e i Fazio.

Unknown ha detto...

Guarda, sicuramente l' analogia con il diy e' azzeccata. Ma io ribadisco, e mi ripeto lo so, quanto ho scritto nell introduzione al libro: qui si e' fatta un' operazione alla Alan Lomax. Un mangianastri portatile, un microfono, un braccio teso verso qualcuno che suona le stesse 3 canzoni che gli ha insegnato lo zio.
Io spero che questo sia il messaggio che passi, conservazione del valore artistico nascosto, nel nostro caso, sotto centinaia di adv google, di ricerche infruttuose, di pagine perse, di errori 404...
@massi: ti contatto per mail e ti dico 2 parole sulla questione tavola rotonda, sperando che possa essere qualcosa di ulteriormente 'aggregante' perche' di disgregszione e frammentarieta' nel web ce n'e' gia' troppa.

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