martedì 20 settembre 2011

Third World War - I Predicatori della Violenza Perduta - MONOGRAFIA pt.3


MONOGRAFIE: Third World War

I Predicatori della Violenza Perduta
Terry Stamp & Jim Avery, guerriglieri proletari contro il Sistema






Con due album all’inizio degli anni ’70, i Third World War si dimostrarono i più violenti agitatori politici del rock e la prima conscia incarnazione degli ideali radicali di punk e hardcore. Fondendo la cruda satira sociale dei Fugs, la carica elettrica e sovversiva degli Stones e suonando un ruvidissimo garage, coniarono una poetica affascinate ma profonda, troppo presto sommersa dall'ottusità del mainstream. 

Questa monografia in più capitoli verrà pubblicata a puntate sul blog e sumusiche parallele 




IL PRIMO DOPOGUERRA


I have a strong feeling that, along with Hawkwind, Pink Fairies and a few others, they could do a lot to move rock away from self-consciousness and artiness and bring it back to the street corner and parking lot.

Mick Farren

Ho proprio l’impressione che, assieme a Hawkwind, Pink Fairies e qualcun altro, loro potrebbero fare molto per spostare il rock lontano da e riportarlo agli angoli delle strade e nei parcheggi.
 

L’album uscì per la Fly Record nel 1971, preceduto dal singolo di Ascension Day, purtroppo mai suonato dalla BBC. Copertina spartana in bianco e nero, nome della band e tre lettere R rosse a simboleggiare Reading, W’riting and A’rithmetic: un libro di scuola per nuove leve. Passerà alquanto inosservato negli ambienti che contano, ricevendo qualche lode dalla stampa e dai musicisti dell’underground. Il gruppo comunque si imbarca in un breve tour in patria e all’estero. In Finlandia suoneranno anche in uno show televisivo; in Francia arrivano gli stessi giorni della morte di Jim Morrison. Parteciperanno anche all’ “Oz Police Ball”, il festival più alternativo di Londra promosso dalla rivista d’eccellenza della contro-cultura. La performance al fianco di Arthur Brown, Viv Stanshall, Pink Fairies, Egg e Roy Harper sancirà la loro affiliazione almeno teorica con gli ensemble della scena Ur-Punk.
Dopo lo scioglimento dei Deviants, e l’esperienza solista di Farren (Mona -The Carnivorous Circus, Transatlantic, 1970), il testimone del Comunismo-Freak-Velleitario era passato alla Edgar Broughton Band di singoli come Death of an Electric Citizen (Harvest, 1968) e Out demons out! (Harvest, 1970). Il 1971 vedrà poi l’esordio discografico dei Pink Fairies di Twink e Duncan Sanderson, gli unici che potranno tenere il passo dell’estremismo di Terry Stamp a cominciare da Do it e Teenage rebel (su Neverneverland, Polydor, 1970).
Perfettamente calati in quella realtà, i TWW riescono a costruirsi una discreta base di devoti ammiratori e a partecipare a pieno all’euforia di nicchia del periodo, il tutto rigorosamente all’insaputa della Massa… Ma per attivisti di cause perse e contestatori irriducibili, in America le cose andavano ancora peggio, visto che l’eccitante scena di Detroit si era sciolta come neve al sole alla scomparsa di MC5, Stooges e Frost. Per Stamp e Avery si profilò un tour negli USA addirittura come spalla degli Allman Brothers, ma la morte di Duane Allman mandò tutto a rotoli. Quando ci si mette la sfiga…
Terry Stamp ricorderà amaramente quei giorni da rocker come una bella parentesi nel suo più concreto lavoro di camionista: “I regarded that whole year (1971) as a vacation from “real work”, no more cold mornings trying to get a truck to start, nights spent sleeping in the truck cab at Newcastle because the delivery place was closed, breaking down in Preston with two bob in my pocket”

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