E voi avete presente una puttana ottimista e di sinistra?
Io no.
Non tanto per la puttana, di quelle ne sono pieni i
palazzi, quanto per l'essere, oggi, “ottimisti e di sinistra”.
Magari un paio di dozzine di anni fa, quando Dalla la cantava,
poteva essere ancora plausibile, ma oggi...
Lucio…
Quelle 3 o 4 volte che l'ho incrociato in centro a
Bologna l'ho sempre visto impegnato a parlottare con qualche musicista da
strada o qualche barbone (oh, scusate, è una parola “politicamente scorretta”, si dice senza-fissa-dimora).
Decenni ad ascoltare rock straniero, blaterare
anglosassone, e si finisce per perdere completamente di vista il valore di
alcune espressioni musicali nostrane. Una valore magari provinciale, magari
marginale e sovrastimato, ma immediatamente comprensibile, almeno quello.
Ma c'è dell'altro..
Per esempio, prendete Albachiara.
Aaaah, e qui vi volevo!
Piccoli burocrati alternativi post comunisti imboscati in
qualche ufficio pubblico…
Voi che
<<No
no, io Liga, Jova, Pelù...no no>>
PER PRINCIPIO!
Voi che
<<Mah,
la musica italiana, sai l'ascolto poco…>>
PER PRINCIPIO!
Voi che
<<la
musica finto rock la new wave italiana il free jazz punk inglese>>
PER PRINCIPIO!
Voi che
<<Si,
io preferisco Zappa>>
PER PRINCIPIO!
Cosa sono quelle espressioni di disgusto sulle vostre
facce?
Allora, provate ad immaginare “respiripianipernonfarrumoretiaddormentilaseratirisveglicolsole”
1)Tradotta in inglese
2)Incisa a Los Angeles
3)Cantata da un teppistello belloccio (no, Vasco NON è belloccio)
4)Con un mega assolone di un solista di finta razza ebrea
(oooh, “razza ebrea” è ancora più scorretto di “barbone”...)
Si, insomma immaginatela fatta dai Guns.
Allora?
Non credete sarebbe perfetta su Use Your Illusion II? Con qualche coretto qua e là, qualche
patinatura di produzione, qualche foulard volante, qualche aaahiaaahi in più.
Ma io credo starebbe bene anche su Appetite
For Destruction, magari al posto magari di Sweet Child O' Mine.
Sweet Child O' Mine…
La settimana scorsa in rete girava una classifica dei “migliori
riff di sempre” (uuuaaaoooh), stilata dalla BBC, o dagli ascoltatori della BBC,
o da cugini di ascoltatori della BBC. O roba simile.
Sweet Child O' Mine era al secondo posto.
Certo una classifica inutile, come tutte.
Anche perché sappiamo bene che il riff più figo di tutti
è quello di Sharp
Dressed Man (o di qualunque altro pezzo gli ZZ Top abbiano scippato
a John Lee Hooker).
Però Sweet Child O' Mine è veramente un caso. Una canzone
così popolare, tra i fan, tra i non fan; ascoltata, condivisa, citata...
<<There's no doubt people will still be listening to "Welcome to
the Jungle" and "Sweet Child o' Mine" in 100 years.>>
Rolling Stones
Magazine
<<The song was an instant classic, and hasn't lost an ounce of its
potency since its release.>>
Allmusic
Bè... scusate, posso parlare io?
Per me, Sweet Child O' Mine…
È una cagata pazzesca!!!
No, non mi aspetto i 91 minuti di applausi.
Però dico solo che ‘sta canzoncina da teen-rock per
adolescenti viziati sfigurerebbe anche sul secondo volume di un Greatest Hits dei
Nazareth.
Questo perché:
1) appunto, è una cagata pazzesca.
2) perché i Nazareth, in quanto a sincere ballatone al
caramello potevano fare mangiare la polvere a chiunque.
Chiunque.
Senza scomodare la guns-n-rosissima Child In
The Sun (su Loun n’ Proud, 1973) prendete Vigilante Man. Un
folk di polvere e vagabondaggio del buon Woody Guthrie. Trasmutata in una
tirata southern di hard & heavy ben oltre al primo lp di Physical Graffiti!
E se volete godere, procuratevi quel “piccolo” disco che
è BBC Radio 1 Live in Concert (WIN
CD 005, 1991, ancora BBC, nella sua incarnazione migliore, qui). Un’esibizione
di ruvidezza e potenza mortifere targata 1972, poi riemersa anche sul buon Back
to the Trenches, un doppio live antologico del 2001.
Devastante.
Devastante, meglio anche degli oscuri Masters of Reality
di John
Brown, almeno qui c'è Dan McCafferty che è un cantante vero.
Come?
Mai sentito parlare di Masters Of Reality?
È qualcosa di misterioso. Voodoo e yuppie allo stesso
tempo. Avete presente una versione indie di Mezzanotte nel giardino del bene
e del male? Ossa di coniglio, uomini neri, crocicchi nel mezzo di
sterminati campi di mais, illuminati ancora prima del tornado. Cielo plumbeo e
ombre lunghe.
Per chi avrà voglia, ne riparleremo.
Gli altri si tengano pure Sweet Child o' Mine.
Capitan Vinile
7 commenti:
I Master Of Reality, finiranno in qualche racconto prima o poi. ciao capitano
Ci finiranno...ci finiranno!
Benone!
Bell'idea sarebbe affidare una manciata di classici italiani a qualche autore (solista o band che sia) anglosassone; farglieli riarrangiare, ricantare...
Sweet...non mi è mai piaciuta, al contrario del resto di Appetite, che trovo cmq un buonissimo album...
cmq albachiara, in mano alla gente giusta e con un arrangiamento anche solo decente (ossia non "all'italiana"), spaccherebbe anche oltreoceano (un po' come qualsiasi pezzo ricalcato, bene o male, sul canone di Pachelbel). tempo fa, ricordo perfino un pezzo di toto cutugno, che in mano a Ray Charles sembrava una canzone vera...
e cmq il riff nr.1 è "Lay It Down" dei Ratt (il resto della loro produzione, purtroppo, si innalza al massimo alla sufficienza...)
Io...si, credo anch'io in ciò che dicono massi e unwise. Non tanto per rivalutare la canzone all'italiana, quanto perché appunto a volte il successo sta in un 'sound' più che in una melodia, in un 'copia incolla' di studio, nella perizia dell'incisione.
Di nuovo, Vasco è una provocazione, ma al di là della musica in senso stretto, se consideriamo l'orizxonte culturale, il perché i fan lo amano, io ancora ci trovo molti punti di contatto, che so, con Springsteen.
Per assurdo: se domani un alieno arriva sulla terra e senza sapere nulla ascoltasse l'ascoltabile e tracciasse dei sottoinsiemi, Ligabue lo metterebbe assieme a Bruce, Bob Seger e Mellencamp o a PFM, Colosseum e Van der Graaf?
A volte le differenze sono molto superficiali e molto 'aprioristiche'
Verissimo, Evil. E se provassimo a metterci nei panni di un alieno? Che tipo di "ascolto" ne uscirebbe? E che tipo di "scrittura" userebbe per descrivere ciò che sente?...
Dal blog di Ged, Interzone Stroke Blog, apprendo del libro di Marcus che riassume la storia del rock in 10 canzoni; forse ne basterebbero addirittura la metà...almeno x spiegare la musica all'alieno.
Da qualche parte avevo scritto anche un post, con l'escamotage dell'alieno in visita, è stato divertente.
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