Di
brutte recensioni ne ho scritte parecchie e ne ho lette a caterve. Fanno parte
della vita. Così, imbracciando una filosofia positivista basata sulle sorti
progressive del genere umano, che piacerebbe a Carlo Cattaneo, ho deciso di stilare un elenco degli “errori” che non voglio più
commettere nello scrivere di musica. Un corso autoimposto di scrittura professionale,
assumendo come oggetto cruciale dell’analisi la recensione. Forse come diceva Greil Marcus la recensione
musicale è veramente “una forma morta”. Io faccio sempre più fatica a trovare
soddisfazione da questo genere di testi. Ho la costante sensazione di ripetere le stesse parole, gli stessi
aggettivi, gli stessi enunciati. Di organizzare il testo nel medesimo modo,
come se fossi intrappolato in una griglia solo da compilare. Perché farlo
allora? Perchè sono convinto si possa migliorare; si possano battere altre
strade, sfruttare diversi approcci.
Orbene,
rispolverando vecchi scritti e tanti articoli in giro per il web e la stampa
specializzata, ecco stilata una lunga
lista delle parole ed espressioni più inflazionate, abusate e ormai
insopportabili, tipiche del recensore Rock degli anni 2000.
Per
ora mi limito ad un livello grammaticale e morfologico. In futuro non escudo di
approfondire la ricerca dal punto di vista sintattico e testuale.
So
che un post come questo può risultare
antipatico. Non voglio passare per il professore acido di turno a cui il
tema dello studente orfano non va mai del tutto bene. Ma è un’ operazione che
compio su di me per primo, che
ritengo importante per migliorare la mia
produzione.
Poi,
non prendiamoci troppo alla lettera. Parliamo di musica mica di oncologia!
N.B. Le espressioni in grassetto sono
quelle incriminate!
Iperboli rockettare
E’
la categoria più vasta, sfruttata da scalmanati che non vedono l’ora di pubblicare
su internet l’esegesi del proprio album mito, incensandolo come fosse il
Vitello d’Oro degli impazienti stanchi di aspettare Mosè sotto il Sinai. Non è
malafede, è spesso esagerato entusiasmo.
…è sicuramente l’artista più influente
del Rock
beata
innocenza!
…è un autentico pilastro del rock di
tutti i tempi
non
è tanto la frase quanto il sostantivo pilastro
ad essere indigesto, con quel suo gusto da abuso edilizio; forse è meglio colonna portante?
Album leggendario
Nel
senso che non si è certi della sua esistenza? Chiamare Voyager! ... a parte gli
scherzi è l'aggettivo leggendario che
andrebbe bandito.
…uno dei più grandi dischi della storia
del rock e forse della musica in generale
E
qui il bello sta nell'aggiunta furbesca "e forse della musica in generale"...cioè mica siamo solo rockettari;
quindi "Occhio Mozart, stiamo arrivando!”
…è il disco più (aggettivo qualificativo,
spesso moraleggiante e buonista) che esista
beata
innocenza/2
colui che più di tutti ha saputo
mescolare diversi linguaggi artistici
…uno dei massimi complessi inglesi
accanto a Beatles e Stones
Questa
è la classica frase che troverete in ogni articolo su: Who, Kinks, Small faces
e Pretty Things
una vera e propria rivoluzione culturale
e musicale
straordinari fenomeni musicali
“fenomeni”…che sostantivo paranormale eh?
canzone di enorme impatto emotivo
…dopo quest'album il Rock non fu più lo
stesso
…dopo quest'album voi non sarete più gli
stessi
magari...
…nell’Olimpo del rock mondiale
frase
tutto sommato passabile a patto che Olimpo abbia la lettera maiuscola! Da
notare anche che assai raramente si sostituisce Olimpo con termini analoghi di altre culture: Asgard, Empireo, Paradiso... (quindi da ora, basta con la
religione greca).
è un album che da solo riassume tutto
quanto fatto…
…di improponibile livello qualitativo
…una canzone così fantastica da essere
incommentabile
E
solitamente segue commento di 50 cartelle... in oltre, udite udite, la parola incommentabile (oltre che difficile da
scrivere e da leggere) …non esiste! Da ora ripiegherò su “da non potersi commentare”.
…una delle prime quattro/cinque (numeri
variabili ma mai oltre il cinque) canzoni di sempre
No,
però chiariamoci: quattro o cinque? Cambia la vita, eh!
uno degli artisti di maggior successo
nella storia della musica e fra gli innovatori del Rock in generale
da
notare che l’iperbole “di maggior
successo nella storia della musica” è mitigata dall’uso del partitivo “uno degli artisti”: perchè usare una
esagerazione per poi smorzarla? …e soprattutto: ma si può sapere una volta per
tutte quali sono questi altri artisti?
capolavoro assoluto mai eguagliato in
campo rock
beata
innocenza/3
… un nome che ha fatto la storia della
musica ed è sinonimo di qualità…
che
cos'è la pubblicità di Aiazzone?
Questo album è il Rock. Punto.
E
sarebbe anche una bella recensione; peccato che di solito seguano pagine di
lodi e dissertazioni, alla faccia del punto...
Un disco la cui importanza (bellezza,
perfezione...) è tale da superare
(trascendere, più raramente travalicare) i
confini del proprio genere...
Esagerata
ma di bel gusto neoclassico
C'era un’ epoca in cui si facevano dischi (segue
iperbole o aggettivo superlativo)
Per
la cronaca: c'era anche un’ epoca in cui i rettili dominavano la Terra, vogliamo
vedere quale era più strana?
…un album di straordinaria attualità
cioè
parla di spread e crisi economica.
Il Gioco delle coppie
Ci
sono coppie sostantivo-aggettivo che nemmeno la Sacra Rota potrà mai dividere.
Di seguito una lista delle più abusate; da notare che l’abuso non sta nel
singolo termine ma nell’accoppiamento
di due o più parole.
Brano cardine
Sound diretto
Questa
è interessante perché mi sembra così naturale da scrivere…e invece a pensarci bene
non significa nulla; o meglio: non ho mai incontrato sound indiretti (cioè, magari non passano dalle orecchie?).
Ballad delicata (o morbida)
Ma
qui è forse più colpa del musicista che del recensore…
Scena musicale
Ok,
questo ci può anche stare; devo ricordarmi di non scriverlo ogni 3x2, ma ci può
stare.
Alone mistico (o di
mistero)
In
futuro cercherò di restituire l’alone
alla sua sfera luminosa-astronomica di competenza, sottraendolo alle arti
magiche. Alone iridescente, diafano,
etereo.
Pietra miliare
La
pietra al singolare non può essere
altro che miliare; al plurale sono
sempre rotolanti.
Rock granitico
La
mia nuova proposta è rock basaltico.
Magica alchimia
Hit potenziale
Nel
senso che la canzone fa schifo a tutti tranne che a me che ne scrivo…
Blues sporco
…
non vorremo mica essere razzisti?
Classico intramontabile
Un
classico intramontabile, effettivamente…
Album seminale
...direbbe
la ginecologa di turno... Sul serio, chi devo ringraziare per quest’aggettivo
insopportabile? Scaruffi?
Album storico
Basta
con l'aggettivo storico! Basta!
Album imprescindibile
Vedi
sopra.
Influenze folk/radici blues
Qui
è interessante perché la doppia coppia è vicariante: si può anche dire influenze blues e radici folk.
Picchi elevatissimi
La
variante al singolare è più comune nella forma picco massimo.
Assolo funambolico
Con
la mitica variante assolo al fulmicotone!
Le meraviglie del participio
Il
participio è una forma intrigante che spesso risparmia pesanti giri di parole e
complesse subordinate relative; ma se usato al tempo presente in forma attributiva
(es. stella cadente) si rischia di
creare coppie ormai sature come quelle presentate in precedenza, senza contare
che la costante ripetizione del suono nt,
nt, nt alla lunga è spossante.
Basso pulsante
Mi
riprometto sempre di passare all’espressione basso cardiaco (o cardiovascolare),
ma ci ricasco comunque.
Chitarra graffiante / chitarra tagliente
Riff graffiante / tagliente
Tagliente è in effetti
una forma assai inflazionata; graffiante
ha un non so che di felino che ancora lo tiene a galla. Ancora per poco però…
Batteria tonante
Arpeggio sognante
Rock incalzante
Genitivi da sbarco
Perché
rinunciare a facili attribuzioni? Sono forme subdole che sgusciano ovunque e
che necessitano di sostituzioni a volte complesse che comprendono patronimici
di difficile utilizzo. Da notare che uno dei motivi antiestetici in queste
espressioni è l’uso smodato della preposizione di e dei suoi derivati articolati (tra cui il bruttissimo degli)
Figura di spicco
Giri di chitarra
Album d’esordio
Continuo
a preferire primo album: album d’esordio ha
un che di saccente.
Apice della carriera
Traccia d'apertura
Con
il sinonimo opener è una gara dura.
Ma alla fine è proprio necessario specificare se una canzone è la prima, la
terza o l’ultima? Anche perché, occhio, ci sono alcune ristampe CD che
invertono la sequenza dei brani dagli LP originali.
Salto di qualità
Gruppo di culto
Mea
culpa, mea culpa… Lo so, è un’espressione passabile solo in contesti
sottilmente ironici.
Punta di diamante
Professioni di umiltà
Qui
devo essere sincero: non sopporto gli esagerati bassi profili che sembra
d’obbligo tenere quando si decide di parlare di album intoccabili per
l’opinione comune. Eppure è assai diffusa la pratica di iniziare la recensione
di Dark Side of the Moon o Sgt. Pepper o simili con contrite professioni di
umiltà; un retaggio dell’oscurantismo cattolico?
Cercare di recensire l'ultimo album...
Quando ci si trova di fronte ad un album
come questo...
Recensire un capolavoro come...
Tentare di recensire uno dei dischi
migliori...
Recensire un disco come questo è come (segue
iperbole a piacere)...
Da
notare anche la pesante ripetizione del “come”.
“Ma
la ripetizione non è un errore solo se coinvolge sostantivi o aggettivi?” A me
da fastidio ripetere anche le preposizioni semplici.
Recensire un album come questo può sembrare
un sacrilegio...
Chi
diceva “oscurantismo cattolico?”
E’ difficile trovare le parole per
commentare un simile capolavoro…
Spero di essere all'altezza di recensire
un capolavoro come…
Niente
paura: Bruce Springsteen non ti invierà una mail chiedendoti di rimuovere
l’articolo dal tuo blog.
Aggiungere qualcosa di nuovo ad un album
di cui già si è detto tutto non è facile…
Ma
perchè sforzarsi, allora?
Inglesismo libero
Il
Rock, lo sappiamo, parla inglese. Qualche termine anglosassone è spesso
imprescindibile. Se scrivo “una canzone
molto sporca” posso intendere tante cose, se scrivo “una canzone molto grunge” è chiaro cosa voglio dire.
Ma
quando è troppo è troppo. So bene che la parola straniera è un facile mezzo per
evitare la ripetizione, ma accidenti! Tempo fa scrissi una frase di questo tipo
“La seconda song dell’album è una canzone
notevole”; cioè: come complicarsi la vita. Molto meglio “la seconda canzone dell’album è notevole”
così evitiamo ripetizioni per il solo gusto della ridondanza. Certo che
l’inglese fa molto figo… però c’è un limite a tutto.
Frontman
Ammettiamolo:
un frontman è molto più figo di un cantante. Se vogliamo ci si può trovare
una diversità semantica: frontman è colui
che canta nel gruppo; il cantante può essere anche un singolo. Esempi: Jagger è
un frontman; Nick Drake è un cantante; Brandon Flowers è un frontman, Mark Kozelk è un cantante (anche quando canta in gruppo…).
Ammetto che non scriverei mai “l’uomo che
sta davanti”.
Vocalist
Serve
per evitare la ripetizione di frontman
che a sua volta era servita ad evitare la ripetizione di cantante. Parlare un po’ del chitarrista no?
Vocals
Cioè?
La voce? Alle volte si leggono espressioni spiazzanti come “alla chitarra Pete Townshend, alle vocals
Roger Daltrey” (almeno sappiamo che vocals
è femminile plurale).
Backing vocals
Meglio
di coro, soprattutto se c’è un solo
elemento; in effetti difficile anche dire voci
di dietro…
Full-length
Mai
capito il significato.
Songwriting
Qui
ci casco sempre. Proverò l’espressione scrittura
musicale che ritengo più che discreta.
Drumming
Bello
perché ha un che di scimmiesco.
Song
Beato
sinonimo!
Platter
Il
solo Tony Williams.
Charts
Tracklist
In
effetti scaletta fa un po’
avanspettacolo anni ’40 e con lista delle
canzoni mi sembra di dovere andare in Coop a fare la spesa…
Opener
Qui
casca l’asino; perché in lista già ho messo traccia
d’apertura. E allora che si fa? Personalmente propendo per prima traccia (o prima canzone), ma come già detto, cercherò di non numerare più i
pezzi. Non ha senso, soprattutto nell’era dell’I-Pod.
Titletrack
Certo
che l'inglese è economico, te la vedi una roba come "la canzone che da il titolo all'album?"
Frasi fatte
Ce
ne sono per tutti i gusti; hanno un potere straordinario. La politica italiana,
per fare un esempio, ci campa sopra da sessant’anni.
A farla da padrone
Aprire le danze
Procedere sulla falsariga
Espressione
che ha un vago sentore di autostrada imbottigliata; fa parte delle tante
espressioni generiche che dicono tutto e niente, buone per riempire gli
interstizi. Io la uso un sacco, ahimè.
Un pezzo che a tratti ricorda
Brutta
la forma “a tratti”: generica, imprecisa, dozzinale.
Il pezzo che apre
Vedi
opener o traccia d’apertura.
Abbandonarsi all’ascolto
Bello;
ma riesce raramente nella vita reale.
Profondamente radicato nel blues / folk
Non
c’è nulla di male in questa frase ma la si scrive un po’ troppo spesso. Dovrò
trovare sinonimi tipo “coi piedi
inzuppati nel blues.”
Una ballad con la b maiuscola…
Regolarmente
scritto in minuscolo…
Una canzone con la c maiuscola…
Vedi
sopra.
Un assolo con la a maiuscola…
Vedi
sopra. E stiamo attenti alle maiuscole!
Gli strumenti si uniscono in un tutt'uno…
Unisono;
chiamasi unisono.
Il brano ci prende e ci trasporta in un
viaggio…
Cioè
è rapimento?
Album (singolo, canzone...) gettonato
Attributo
un po’ retrò, dal vago gusto seventies come i jukebox e l’insalata russa.
La frasi prefabbricate del buon recensore
rock
Un
sottoinsieme delle precedenti, elaborate da una nota catena svedese di megastore
d’arredamento, fatte per un rapido utilizzo e studiate per essere cool.
Dietro le pelli c'è...
Espressione
direttamente derivata dall’eloquio dei pastori sardi. Se abbinata alla forma,
già citata, “...alle vocals c'è...” fa ancora
più ribrezzo.
Dietro la consolle
Che
cazzo è ‘sta consolle?
Essere uno dei migliori musicisti sulla
piazza
In grande spolvero
Mutuata
dal lessico del telecronista sportivo; non male anche se piuttosto abusata.
Muoversi sulle medesime coordinate
Geografia
pura.
Comprare ad occhi chiusi
Gettare le basi per l'evoluzione futura
Va
bene solo se la usate per un disco uscito la settimana scorsa altrimenti è
troppo facile…
…Influenzare le generazioni future
Vedi
sopra…
Un disco da avere assolutamente
Beata
innocenza/ho perso il conto
Leggermente superiore / inferiore
all'album precedente
Questa
è per i fini classificatori.
Nell’anno di grazia...
di
solito è il 1968, il 1971 o il 1977.
Analizziamo il disco traccia per traccia…
Ma
anche no!
Musica!
Per
chi non lo sapesse, se recensiamo un album rock…parliamo di musica. Sorpresi?
Vi meravigliereste di quante volte la famiglia di parole derivate dalla radice
comune music appesti testi dei quali
è inutile ribadire la destinazione e l’utilizzo. Mi riprometto di non usare più
la parola musica né tutti i suoi derivati nei prossimi articoli. Provateci;
sarà una sfida divertente! Se non ci riuscite, evitate almeno le espressioni
seguenti.
Musicalmente
Antipatico
come tutti gli avverbi di modo e il loro immutabile suffisso –mente ha anche la colpa di ribadire
l’ovvio.
Musicalmente parlando
Allora
meglio musicalmente scrivendo, almeno
si rafforza la sinestesia.
Dal punto di vista musicale
Ma
no!
Sul piano musicale
Analizzare il disco da un punto di vista
strettamente musicale…
Tornando all’analisi musicale delle
canzoni
Mi
si chiudono già gli occhi…
Ti piace vincere facile?
Il
bello di scrivere di album vecchi di decenni (come faccio io) è che in pratica
hai una macchina del tempo: sai già come è andata a finire la storia! Facile
no? Provateci voi a dirmi se i Brotherhood of Mandrax tra trent’anni saranno un
gruppo simbolo e se si scioglieranno nell’anonimato tra sei mesi. Ben più
facile buttarsi dissertando di apici
creativi o periodi di transizione
quando sai cosa è successo dopo.
Un momento di transizione della band
Eufemismo
che di solito si usa quando un grande gruppo produce un disco mediocre.
Un punto di svolta della storia della
band
Destinato a diventare un marchio di
fabbrica della band…
Questo
è un mio problema; non è brutta in sé ma è molto..paraculo…
Apice creativo della band
Parole in saldo
Può
una singola parola risultare tediosa ed inflazionata? Eccome. Eccone una lista
da evitare, o perlomeno da usare con la parsimonia con cui si impiega lo
zafferano.
Sonorità
Spesso
si trova anche al plurale le sonorità.
Parola vaga e volutamente incerta, che identifica una commistione di
sound-melodia-colori strumentali; cioè significa tutto e niente. Comunissima
accostata ad un genere: sonorità prog,
sonorità hard... Potendo, ho deciso
di sostituirla con sentori o indizi, fanno più suspense…
Cavalcata
Sostantivo
di chiara derivazione wagneriana comunissimo nelle recensioni Metal. Sgroppata non è male ma è assai ironico:
“l’ennesima sgroppata strumentale dei
Dream Theater”. Si rischia la galera per questo!
Esemplificative
Bello
in una dimostrazione del Teorema di Fermat
Reinventare
Chi
devo ringraziare per questo verbo inutile? Ancora Scaruffi? Bertoncelli? Red
Ronnie? Basta!
Riscoprire
Vedi
sopra; con la differenza che la uso un casino e mi è stato prescritto di
smettere, soprattutto nella forma trendy con le parentesi (ri)scoprire. Che carina eh? Sembra un peluche.
Rimandare
Verbo
tremendamente scolastico, nel senso "rimandare
a settembre"; orrendo se usato in espressioni tipo "rimanda a certe sonorità tipiche…”
Sovraincidere
sovraincisioni
o sovra-incisioni o sovrincisioni; comunque Word lo segnerà errore. Qui forse
meglio l’inglese overdub/overdubbing.
Vertiginosamente
Lisergico
Lo
so: abuso di questo attributo. E' veramente una droga. Proposito per futuro:
passare al Mandrx, alle benzodiazepine o alla mescalina...mica si vive di solo
LSD.
Orecchiabile
Devo
smetterla anche con le orecchie; d'ora in avanti "di facile ascolto".
Godibilissimo
Già
piuttosto molesto, come ogni superlativo assoluto che non sia inserito in un
contesto ironico, questo parola pseudopornografica mi perseguita. Aiuto!
Martellante
Facciamo
qualcosa per dare vita ad un degno sinonimo, che sia anche una perifrasi, ma
basta col martello; io ci casco
sempre!
***
Morale?
E chi ci riesce a scrivere senza usare tutte ‘ste parole? Non si tratta di bandirle,
quanto di limitarne se possibile l’utilizzo. La strada è lunga, un po’ tortuosa
ma divertente. Ne varrà la pena?
10 commenti:
Bel post, alcune cose cose che mi sono venute in mente mentre lo leggevo:
"Colonna portante" è peggio di pilastro, suggerisco "baluastro" (baluardo + pilastro) (per l'origine vedi Benni, Bar Sport)
Sulle pietre miliari, c'è da rimarcare che trattasi di roba pesantissima e difficilmente movibile. Non esattamente un complimento.
"Radici blues" è tipica di chi di musica non sa un cazzo, ma gli hanno detto che il blues è la fonte di tutto il rock.
"Giri di chitarra" invece no, non ci trovo nulla di sbagliato: una successione di accordi suonati con una chitarra è un giro di chitarra, come altro dovresti chiamarlo?
Sull'inglese usato a cazzo al posto dell'italiano ho scritto diversi post, così come sulle frasi fatte.
"Musica" e derivati, no eh.
Se parli di musica, non puoi non usare mai la parola musica.
Non ci vedo nulla di male.
"Sonorità" vedi sopra.
"Sovraincidere" è un termine tecnico esattamente corrispondente a overdub, non c'è motivo di usare l'inglese e non c'è motivo per non usare questa parola.
Avevo lasciato un commento ma mi sa che è successo qualche casino, aaargh! Sarà per la prossima.
@alle: lieto che tu abbia colto l'ironia del post; "baluastro" è da usare!)
Per il resto la lista è da rivedere e credo da ampliare...ognuno ha le sue "bestie nere"!
@firma: recupera quel commento!))
Il commento era più o meno così:
Allora, nell'ultimo pezzo a tema musicale che ho scritto ho usato: terremotanti (forse puoi aggiungerlo alla lista), sound (ma questa potrebbe pure starci), title track (aaargh!!!).
Ah, ho usato anche masterpiece (lo aggiungiamo?).
Tutto sommato sono soddisfatto, non ho sbracato neanche più di tanto.
PS: mi riferisco al pezzo su Restless and Wild degli Accept.
Certo che è dura, il prossimo commento musicale lo scriverò con il culo stretto :)
E poi qualcosa deriverà pure dal blues no? In alcuni casi sembra evidente, devo ammettere però che a me in effetti mancano parecchi pezzi, non l'ho mai nascosto.
Cazzo ma allora qui pecco di troppa modestia, non so più come fare. Aaaarghhh!
Scherzi a parte, complimenti per il post, mi ha divertito parecchio ;)
Si, però ora che cazzo scrivo?
Occhio che passo per il blog con la penna rossa!!!
No dai, sono io che ho una "deformazione"!
Sicuramente la lista è da aggiornare!
Post divertentissimo (scusa se uso un superlativo assoluto in un contesto non ironico). Complimenti, è davvero un bel blog. Ovviamente mi sono ritrovato in tante espressioni, quindi se ti va passa pure con la penna rossa sul mio sito Good Vibration: Approfondimenti Musicali, però sii clemente...
Bel post! Io personalmente aggiungerei "un gran bel disco" e "attendiamo la band al varco" (roba che mi ricorda l'attendere fuori dalla scuola un compagno di classe per fargli una chiusa).
Tentare di recensire questo post, forse l'apice della tua carriera, e sicuramente un baluastro del genere, è difficile. Uno dei quattro o cinque più belli di Internet, un post cardine, una rivoluzione linguistica dopo la quale non saremo più gli stessi, un drumming lessicale direttamente sulle pelli di noi blogger peccatori e che affonda nel blues semiotico più sporco: una pietra miliare.
@vlad no però devi dirmi se è il quarto o il quinto, altrimenti mica dormo!!
Nella mia tracklist non sei l'opener, ma dopo il podio sei tu che apri le danze quindi famo al quarto posto.
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