sabato 27 dicembre 2014

Bilancio di Missione


Fine anno.
Tutti noi rampanti imprenditori di noi stessi nel grande etere del web siamo pronti a sfornare bilanci di missione sciorinando le mirabilie compiute nell'anno solare.
Io non sarò da meno.
Nei blog e nei portali da cui sono circondato impazzano classifiche, pagelloni, riassunti, sommari, memorie e giudizi finali dell’anno che sta finendo.

Classifiche, visitatori, segnalazioni, collaborazioni, visualizzazioni, tante altre parole d'effetto che finiscono in “zioni”.


Allora prepariamoci a dare qualche numero.
Rispetto all'anno passato ho scritto 60 post in meno, 62 contro 112, un calo del 53%.
-53%
Rispetto al 2012 i post in meno sono addirittura 171.

-73%
Numeri mica da ridere, eh???
Ma concentriamoci sui visitatori, perché alla fine del numero dei post potrebbe pure non fregarci nulla.
Riguardo ai visitatori - dati di Vivistats, perchè Google Analytics è troppo complicato - nell'anno 2014 ho totalizzato 23.676 pagine visitate e 14.486  visitatori.
L'anno precedente i visitatori sono stati 24.539, un calo del 40,97%.

-40,97%
Lo volete vedere in un disegno?
Siete sicuri?
Voi lo chiedete…



Ma non scioriniamo troppi numeri, non vorrei passare per vanitoso.
Parliamo di qualità, perché poi le statistiche sono sterili, e a noi blogger alternativi non ci interessa se parliamo a platee di 10000 persone o solo a quello sciroccato che ci tampina per chiedere il reupload dell’ultimo concerto degli Amon Duul.
Progetti iniziati e mai finiti:

Riletture Americane: non era male. Si è arenato a metà della Visibilità. Nella molteplicità si sarebbe dovuto parlare di Van Morrison e Henry Rollins. Siamo fermi forse da anni, ormai.

US Hard Rock Underground: un paio di post negli ultimi 6 mesi. Poi basta.

Come Evocando un esercito di Morti: conclusa la “first season” ; un post di apertura alla seconda stagione; poi basta. C’è qualcosa di abbozzato, ma lungi dall’essere postato.

Manualetto di Musicologia fantastica: quasi lo dimenticavo. Crossover tra Borges e Le Città Invisibili di Calvino. Recensioni di album inesistenti, organizzate per categorie sensoriali. Mi piaceva molto, dovrei ancora avere un "piano" scritto da qualche parte...

Virgin Forest: l’ultima revisione del progetto collettivo data Luglio 2014. Ci sarebbero un sacco di post di Vlad da annettere, trascrivere e inserire; nulla da fare.

Scarabocchi Ubriachi: ovvero il nuovo libro di Bart, illustrato da Mr. Hyde, è un cantiere aperto (ma pieno di fango). I disegni ci sono, i testi pure, il coordinamento generale no. Vedremo.

La rivoluzione sul divano: mai nemmeno partito.

Quindi?
Traiamo qualche conclusione.
Siamo sicuri?
Vogliamo proprio farci del male?
Cerco di applicare ciò che quel piccolo sacrosanto testo di Serge Latouche ha cercato di insegnarci: il limite.
L'importanza di riconoscere il limite, e non la crescita continua, come il più naturale, fisiologico e ineluttabile degli elementi che ci circondano e su cui addirittura si basano tutte le leggi che regolano questo mondo.
Il mio limite l'ho raggiunto, eccolo qui.
Ma vado oltre.

Decrescita

L'unica risorsa che ci può dare un appiglio di speranza.
Una decrescita consapevole, condivisa e accettata, senza traumi. Decrescita non è sinonimo di regressione o peggioramento di status. Però occorre accettarla, allo stesso modo in cui si è accettato il limite.
Nel piccolo di un piccolo blog che cerca di parlare comunque solo di musica - non essendo certo in grado di pontificare sui massimi sistemi - lancio anzi il mio appello:

Scrivete meno - scrivete meglio

Ascoltate meno - ascoltate per il piacere di farlo

A cosa ci serve accumulare post su post di recensioni, report, giudizi, cronache?

Comprate di meno - comprate con raziocinio

Perchè accumulare "la roba" ha finito per uccidere Mazzarò. E alla lunga ucciderà pure noi...
Basta così.
Ciao a tutti e buon anno!
Ci rivedremo nel 2015.
Per ora… Adios!


La volontà di conoscere tutto, senza sforzarsi troppo di comprendere, e di fare tutto, sfocia nel rigetto di ogni norma morale.

S. Latouche - Limite

15 commenti:

Bartolo Federico ha detto...

Condivido tutto. Anche per Scarabocchi non c'è nessun problema. Buon Anno fratello.

Unknown ha detto...

Mi fa piacere Bart!
e auguri! Facciamoci un buon 2015...

Alligatore ha detto...

Bilancio più che vero e onesto... un buon modo per guardare al 2015. A proposito, buon 2015 Evil Monkeys.

Unknown ha detto...

Grazie! Ricambio gli auguri Alli.

ant ha detto...

Parole sante, caro Evil! La voglia di conoscere e fagocitare tutto provoca disastri...Io ne so qualcosa.
Per quanto riguarda il calo di lettori è assolutamente fisiologico e dipende in gran parte da nuovi criteri di indicizzazione da parte di Google...Ma chi se ne frega!
Invece per i tuoi innumerevoli (e interessantissimi) progetti collaterali sono sicuro che troverai il modo di portarli avanti o forse tirerai dal cilindro qualche altra tonnellata di idee nuove per rimpiazzarli.
Buon 2015 Evil!

Tonypop ha detto...

buon 2015... credo che il calo di lettori sia dovuto al fatto che i social stanno prendendo sempre più piede e concentrarsi su tre parole di fila per qualcuno è già troppo... credo che però la qualità della scimmietta cattiva sia sempre alta..ciao e buon anno ancora

mr.Hyde ha detto...

La decrescita come scrive Tonypop fa ricercata nella sostanziale differenze tra il blog e i profili social.Sono perfettemente d'accordo sul fatto che si debba scrivere puntando sulla qualità, anche di meno e non farsi prendere dalla frenesia..
A parte questo auguro un felice anno nuovo a te e ai lettori di questo blog!

Unknown ha detto...

Ringrazio e ricambio volentieri gli auguri.
Non devono interessare troppo inumeri "assoluti", ma i relativi si. Se si va verso un calo di post, di lettori, bisogna adeguarsi. Purtroppo tutto sto carrozzone funziona in diretta relazione a quanto si scrive, quanto si condivide, quanto si ricondivide. Chi più scrive, più "guadagna". Punto sulla qualità, investo più tempo, scrivo meno: effetto, meno visite, sperando di non finire per incantonarsi in un angolo.
Chi crede che valga ancora la pena gestire un blog, uno spazio web (come noi, immagino), deve però essere meno indulgente con sè stesso, questo è il mio pensiero. Bisogna assumersi qualche piccola responsabilità, responsabilità vera, non continuamente nasconderci dietro nick e dietro 0 "investimenti" . Ogni progetto non concluso, per buona che può essere l'idea è un tavolo zoppo, come diceva Verdi del suo Simon Boccanegra. Un tavolo zoppo non sta in piedi, non serve. Bisogna trovare il modo di concludere le cose perchè abbiano una loro identità, questo è uno dei jiei rammarichi.
I social...li conosciamo...possono servire per condividere la foto della colazione o per fare vera informazione. Nel mezzo ci sta tutto quanto il resto. Per smarcarsi dai social occorre essere costruttivi, anche sul lungo oeriodo, tenere memoria e non buttarsi unicamente sull'attimo presente.
Di nuovo un augurio! A tutti. A presto!

Elle ha detto...

Il tuo appello è già roba mia, quanto al resto: i numeri servono per fare il punto, per ritornare in vista della missione, per capire come ci poniamo ora di fronte a lei.
Io scrivo un po' su tutto, ma per aumentare del 150% le visite mi basterebbe scrivere solo ricette: il mio post più visitato in assoluto (Pasta di semola per fare i ravioli) lo scrissi dopo nemmeno un mese dall'apertura del blog, anni or sono: avrei potuto chiudere il blog allora e avere lo stesso numero di visualizzazioni che ho ora ;)
Buon 2015 di passioni godute anche quando non recensite!

Gianluca Chiovelli ha detto...

Credo che Mr. Zuckerberg o come si chiama ha sotto gli occhi trend simili ... vuoi la verità? Alla gente non importa più niente di niente: poesia, musica, letteratura, arte, scienza. Non gliene frega niente perché non la capiscono più. Tutta la letteratura (in senso lato) prodotta è quella pratica/tecnologica o comunicativa: vieni oggi? Dove ci incontriamo? Hai da fare? Ti invito! Ti disturbo? et cetera chi lo capisce più un testo organizzato? Pure gli accademici vanno su Wiki ... anche i social network sono in declino la gente si stanca pure di quelli. Rimarranno i giochetti da tastiera ...

Unknown ha detto...

Ciao Elle, un saluto, un augurio e una speranza: costruire ciò che ci piace con le persone che ci piacciono, anche sul web.

Ci sono 100 ottime spiegazioni sul calo di visite, lettori... me le sono ripassare tutte, ma credo che in questo caso la più semplice sia la più corretta: se scrivessi 3 post a settimana, invece di 3 al mese, quintuplicherei i miei numeri. Pazienza.
l' interesante è questa progressiva scarnificaziine della rete: website - blog - facebook - twitter - Whatsapp... una progressiva sintesi utilitaristica che alla fine nemmeno mi dispiace...il prossimo passo sarà comunicare solo per faccine e per simboli. Un alfabeto regredito di circa 4000 anni...poi magari ne nascerà uno nuovo, in un ciclo...Resta che se fossi davvero convinto che a nessuno interessano più i contenuti, i testi, le letture, potrei smettere ora tutto. Non mi piace parlare ad un muro bianco, preferisco leggere, ascoltare e tenere tutto per me.
auguri, ragazzi!

Leandro Giovannini ha detto...

Un Candy Crash ci seppellirà...
Buon Anno Evil !

Unknown ha detto...

Sepolti dalle caramelle!
Iao harmonica, un buon 2015 anche a te!

sull’amaca.it ha detto...

Ciao e Buon Anno!!! Ti seguo sempre anche se non commento, concordo sul mare magnum del social è accaduto pure a me con www.sullamaca.it il mio blog personale comunque l'importante è continuare (punto).

Unknown ha detto...

E allora coraggio Enri! E buon 2015 ))

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