sabato 21 aprile 2012

21-04-2012 – Record Store Day



C’è sempre emozione nello scartare un nuovo disco, estrarlo dalla busta e metterlo sul piatto; emozione per il nuovo oggetto in nostro possesso; emozione per quella ci aspettiamo (o speriamo. o crediamo…) possa essere “La Musica”, quella che ci cambierà la vita. Lo sapeva bene Lester Bangs, che in una pagina di Guida Ragionevole al Frastuono più Atroce descrive questi attimi di trepidante attesa:


La storia vera è che ti precipiti a casa per sentire l’emozione dell’apocalisse, ti tuffi dentro casa e strappi l`involucro di plastica per la vostra igiene,estrai il disco — ah, guardali lì quei solchi, tutti neri come l’ebano, ancora senza uno sbaffo, rilucenti e nuovi e così intatti, cazzo, e poi il colore dell’etichetta: risplende di un’aura che farà da acuto commento ai suoni che ne usciranno, o è solo una banale e funzionale superficie piatta monocromatica, come il muro di una scuola (come quelle della RCA e della Capitol dopo che qualche idiota le ha rinnovate, un esempio di vera arretratezza artistica)? E finalmente riesci a mettere il disco sul piatto, gira nel limbo per un secondo preciso, poi il momento della verità, la puntina nel solco, e finalmente il suono. 

Lester Bangs – Guida Ragionevole al Frastuono più Atroce


Graham Jones è senz’altro divenuto un paladino della riscoperta del vinile grazie al libro Last Shop Standing (in italiano: Il 33° giro), un appassionato racconto autobiografico sulla resistenza di piccoli negozi indipendentisti di musica sparsi per la Gran Bretagna, dalla Scozia al Galles. Attività che non rivendono unicamente dischi o CD ma preservano la memoria stessa della Musica. Intervistato da Jones, Spencer Hickman, uno dei promotori americani del Record Store Day, ricorda così la sua adolescenza tra gli scaffali di quei negozi:

Perché ho iniziato? Perché ho i negozi di dischi nel sangue. È così che mi guadagno da vivere, e mi piace da matti. Non potevo assistere alla loro scomparsa graduale senza provare a contrastarla anima e corpo. Da quando ero un quattordicenne brufoloso infatuato di musica dark, che di sabato dava una mano al Vinyl Dreams di Birmingham, la colonna sonora della mia vita sono stati i negozi di dischi in cui ho lavorato. Lì ho stretto amicizie durature, lì ho incontrato gente che avrei amato e che avrei odiato. Tra quei muri mi sono sbronzato, ho preso droga, fatto sesso, vomitato; lì mi hanno riempito di botte e lì ho passato più di una notte. Sono stati l'unica costante della mia vita.


Il libro di Jones è una simpatica carrellata di negozianti impavidi, botteghe vintage e storie di ordinaria follia commerciale. Tra i tantissimi eroici esercizi, Sqaure Records, a Wimborne, nel Dorset, è un locale “piccolino, caratteristico e un po’ all’antica”:

Square Records rimane sulla breccia grazie al sostegno della comunità locale. Ogni volta che lo visito, mi sorprendo di quante persone si incontrino e si intrattengano lì dentro; c'è chi telefona, chi viene a farsi quattro chiacchiere, spesso uscendo a mani vuote. Un negozio accogliente, con un’atmosfera piacevolissima, grazie anche allo staff che ci lavora da una vita: Julie, la sorella di Paul, Rob, tifoso sfegatato del Leeds United, e Kerrie, dipendente part-time che studia alla Southampton University.
Un locale ordinato, pulito, pieno di poster sulla porta e sulla vetrina che informano i clienti delle iniziative. I primi anni Furono fantastici per Paul; al tempo i negozi indipendenti giocavano un ruolo importante nella promozione degli artisti che puntavano ai piani alti delle classifiche. Oltre agli omaggi, le case discografiche mettevano in palio premi incredibili per la migliore vetrina. Square Records se li aggiudicava regolarmente; Paul aveva amici talentuosi e creativi che lo aiutavano ad allestirne di spettacolari. Vinsero una vacanza a Memphis, il premio per la promozione del singolo di Marc Cohn Walking In Memphis, dopo aver preparato torte di fango del Mississippi (in realtà, dolci di cioccolato) da offrire ai clienti, dipinto impronte sul pavimento, ed esposto cartonati che raffiguravano Elvis Presley all'ingresso del negozio. Altri premi vinti: un viaggio in Europa per assistere a uno show di Elton John, una chitarra Les Paul del valore dì oltre cinquecento sterline, una giacca di pelle e un paio di Ray-Ban.

Graham Jones - Il 33° Giro



1 commento:

Blackswan ha detto...

e come ogni sabato da vent'anni a questa parte,anche ho festeggiato nel mio negozio di dischi preferito :)

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