Artista: Dust
Album: Hard Attack
Anno: 1972
Label: Kamasutra (KSBS 2059)
Kenny Aaronson: bass,
guitar, dobro
Marc Bell: drums,
vocals
Richie Wise: guitar,
vocals
A1 Pull Away/So Many
Times 4:59
A2 Walk In The Soft
Rain 4:18
A3 Thusly Spoken 4:18
A4 Learning To Die 6:20
B1 All In All 4:03
B2 I Been Thinkin 2:14
B3 Ivory 2:38
B4 How Many Horses 4:18
B5 Suicide 4:53
B6 Entrance 0:19
Chi avrebbe mai detto che il versatile batterista “progressivo” che
suona su quest’album avrebbe poi passato 20 anni di onorata carriera a pestare
uno dei più monolitici 4/4 del rock arrabbiato.
Ma con Marc Bell là dietro, la coppia Aaronson & Wise può certo sbizzarrirsi
ad accumulare riff su riff, prediligendo partenze acustiche e neoclassiche che
sfociano nella tempesta di sabbia elettrica di turno. Certo, a dispetto del
titolo, si svilisce un pochino quella carica teppistica da marciapiede del
primo album: quando il terzetto si rende conto di essere oliato e tecnicamente
ottimo, l’asticella si alza un po’. Più eclettismo di quanto possa piacere ai
fan massimalisti dell’Heavy Rock stile Sir Lord Baltimore, qualche ballad
intrusa, un paio di sospiri country-sudisti che passano senza danni.
Ma ci sono poi sempre Learning
to Die, Ivory e Suicide un terzetto che già dai titoli
assicura spasso in quel di Zombieland, quartiere Pink Fairies o primi (ma
primissimi…) Motorhead.
Dieci brani in tutto, foga controllata ma imponente, una certa tendenza
alla cupezza e alla meditazione (Pull
Away/So Many Times), interplay notevole, anche una linea di canto non
disprezzabile.
Poca vera personalità, nessun singolo spacca culo, una scaletta che sta
un po’ a metà del guado tra Rock Duro, Rock Prog e Rockebbasta. Ma un fottio di
subliminalissime vibrazioni di puro underground che sono uno spasso per fare
gli alternativi.
Album che, come il primo, deve parte della fama alla copertina, questa
volta uno splendido affresco tolkieniano di Frank Frazetta, pronto ai futuri fasti
dei Molly Hatchet.
Un buon album, seppure qua e là un po’ anonimo, ciò non di meno un
piccolo classico del collezionismo “di genere” che si può avere con qualche
decina di euro (non più di 45-50 per una ottima copia originale).
Scarse le ristampe in CD, tra cui spicca la versione abbinata
all’album di esordio, reperibile usata per 7 – 8 euro. Quasi più numerose le
possibilità in vinile (moderno), pur essendo il gruppo documentato anche in
digitale su Spotify, Google Play e Amazon con prezzi in verità non troppo
economici (10 euro per avere gli mp3).
3 commenti:
Non so la musica, ma la copertina colpisce... ottima annata poi il '72 ;)
grande scelta..bel album ..purtroppo mi manca il vinile..tra l'altro marc bell diventò marky ramone..niente male no?
ciao
Oh yess, ramone in persona!
Questo è un album moooolto seventies, ma la cover è una bella intuizione fantasy proto-metal
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