Sopravvissuti a questa
ricolonizzazione pagana della vigilia di Ognissanti?
Allora mettetela in fila
accanto all'albero di natale, alla befana, ai primi dischi dei Black Widow e
sappiate che:
HALLOWEEN NON È SOLO
COMMERCIALIZZAZIONE DI ONESTE TRADIZIONI
NON È COLONIALISMO
DI RITORNO A STELLE E STRISCE.
È IL NOSTRO VUOTO. CHE ALTRI RIEMPIONO.
Anzi, magari presto la tv ci
mostrerà anche il nostro buon Papa vestito da zucca.
Perché, come diceva Gaber, la chiesa si rinnova, e ciò che non può
contrastare, lo ingloba. Tra un appello a bombardare l'Isis e l'altro.
Ma ora basta polemiche, sono
già stato abbastanza acido nelle mie ultime uscite, no?
Vabbè, solo l'ultima.
Perché mi sta a cuore.
Ebbene sì, anch'io ho un cuore.
E a quel cuore piacevano gli
AD/DC. Gli piacciono ancora, anzi.
I quali AD/DC ora,
imperterriti, vanno avanti senza Malcolm.
Ma quando smettere, se non
ora?
È il destino stesso che offre
il pugnale su un piatto argentato.
Ma la Maudite Machine è già in moto, un nuovo misterioso album serpeggia
tra news rilasciate con scienza attenta e schiere di agguerriti promoter
trentenni non vedono l'ora di fare bei
soldoni vendendo la pelle del vecchio leone; grazie a questi stanchi
professionisti.
Ah, vi ho sentito!
<<Gli
AD/DC sono sempre gli AD/DC!!! E ancora oggi riescono a sfornare del grande
fottuto sudato puro rock!>>
Ebbene, ragazzi....sappiate
che ci sono almeno un centinaio di band in grado di sfornare grandefottutosudatopurorock.
Alla AD/DC, certo.
Lo facevano già i Cinderella
nei primi anni '90.
Oggi, chessò, prendete i Black State Highway. O i Mother Road.
Malcolm Young è gli AD/DC.
Più del fratellino, più di
Brian Johnson, più di Bon.
Lui ha voluto il gruppo, lui
lo ha tirato su, lui ha insegnato ad Angus a suonare. Alla fine era lui il
"bad boy".
Lo è sempre stato, anche
quando stava quieto quieto alla destra del batterista, e si faceva avanti solo
per il chorus.
Lui era il riffmaker.
E non c'è storia o scusa che
tenga.
Puntare su Angus, a suo tempo,
fu casereccia ed onesta questione di immagine. Gli assoli di Angus li avrebbe
potuti fare uno per uno anche Malcolm.
Vedi la primissima roba,
proprio all’alba della band, Show Business o Baby Please
don’t Go; era il 1974,
quando Malcolm era anche alla
solista. Paiono dei Bluesbreakers
inetti, reincarnati in minorenni sbandati al biennio di avviamento al lavoro,
fradici dalle prime birre fregate in qualche drugstore con la patente dello
zio.
E allora, adesso che non è più
in grado di suonare, arriva il nipote.
A questo punto mi auguro che
gli AD/DC diventino una band
dinastica, la prima tra il grande Rock. Come le orchestre romagnole di
liscio, che i nonni lasciano in eredità ai nipoti.
E occhio, non è una presa per
il culo.
E a Malcolm auguro la fine di
Monicelli. Perché, se è vero quanto si legge, da lì dov'è, indietro non si
torna.
Fanculo ai buonismi, no?
Ed ora basta davvero
con i crucci.
Parliamo piuttosto di calcio
giocato.
O meglio di musica suonata.
O ancor meglio di musica acquistata.
Mi sono ben guardato dal
comprarmi i 4 CD + 1 DVD live di The Band (56 brani), o il supermegaLiveAtFillmore in 4 dischi degli Allman e nemmeno farò mia
la riedizione deluxe in 6 CD del terzo dei Velvet.
Problemi di spazio, principalmente.
Poi di soldi, ma mancando
spazio non sono arrivato a considerare la questione finanziaria.
L'introspezione finanziaria mi mette i brividi.
Ma ho la mania di tenere
sempre qualche pacco chiuso, per i momenti di magra. E allora divertiamoci ad
aprire questo che arriva da White Bear Lake (Minnesota), o
questo direttamente da Havdrup (Danimarca).
Prezzi equi, una trentina di
euro. I singoli lp di rado superano i 5.
L'introspezione
finanziaria mi mette i brividi...
Prezzi equi rispetto a certe
robe che si leggono qua e là.
Un breve giro di
aggiornamenti, tanto per tenere informati voi maniaci dei 12 pollici.
Mellow Candle – Swaddling Songs (Deram – SDL 7), venduto a 2.200 euro
Dope And A Gun - Who Got The Flava? / I Get Open, venduto per $1275.00
R.E.M. - Everybody Hurts Pt. 1,
roba da collezione, pare, in vendita per euro 24.999,00 (sarà un errore di battitura?).
Il celebre “Promotional Album” London degli Stones,
in vendita per
4.971,56 euro.
Please Please Me, dei Beatles
(I° press, “gold mono”, s’intende…) con 18 offerte e già arrivato a 1.376,46 euro (e mancavano ancora 2
giorni…).
E via così…
Nei miei pacchi non c'è certo
traccia di roba simile.
C’è altro. (E bravi voi se ce
li avete già…).
Per esempio l’album omonimo
dei Crimson
Tide (Capitol – SW-11806),
anno 1978, pop music sponda melodica, orchestrata per mellotron da dance floor;
dei REO Speedwagon alla corte di Berry White, con l’aggiunta di crasse
escursioni nel redenck rock alla Ram Jam; e devo ammettere che hanno i loro
momenti tosti e la chitarra di tale Wayne Perkins si fa ascoltare. Titoli di
una banalità disarmante, però è ben suonato. Bella la copertina ultrapop.
Triumvirat, uno dei gruppi deteriori tedeschi i cui LP
si trovano comodi anche sul mercato usa e getta americano. Spartacus (Capitol ST-11392), un concept del 1975.
Magari qualcuno se li ricorda per Mediterranean
Tales, quella pomposa odissea alla ELP più esagerati.
Ebbene, questo Triumvirat è un
peplum che si muove tra titoli come The Burning
Sword Of Capua o The Superior Force
Of Rome. Starring Steve Reeves e Sylva Koscina, immagino.
Muusicalmente il classico
trittico tastiere – basso – batterie infarcito di tutti quei supponenti
tecnicismi strumentali buoni per tutte le stagioni. Positivismo e nitore
neoclassico, andavano forte in U.S.A. e il timore è che abbiano ispirato anche
gente come i miei amati Styx. Certo il sound è ammaliante.
Enigmatica la copertina, con
un topolino bianco imprigionato in una lampadina.
Ma il bello viene ora.
INTERGALACTING TOURING BAND
Turisti cosmotronici estremi.
Album omonimo.
Di cui intanto segnalo con
piacere lo splendido libretto a colori formato 27,5 X 27,5; una Guida
Galattica Per Autostoppisti illustrata da Pedro Bell, zeppa di proclami
futuristici e di tutta quella chincaglieria astrosessuale così tipica dei Parliament.
Anno ‘77. Meraviglioso.
Nella realtà un progetto della
Passport Records, una sorta di concept fantascientifico animato da un cast
all-star tra cui spiccano Meat Loaf, Ben E. King e Rod Argent.
Funkprog ultrapatinato tra
Aquarius e Alan Parson. Un unicum. Alla faccia del punk!
Poi se volete ripigliarvi da
questa sbornia, fatevi Hobos, Heroes And Street Corner Clowns direttamente da casa Stax.
Don Nix.
Americana. C’è già tutto.
Poi uno perde tempo con
Mellencamp o Clapton.
Magari ne riparleremo di Don;
lo mettiamo in fila, con gli altri.
Perchè, alla fine, in
sincerità ammetto: c'è stanchezza.
Non di ascoltare, non di
curiosare, di tentare acquisti improbabili, non di rivedere, di continuo,
posizioni che pensavo salde.
Stanchezza di farlo sapere agli altri.
Di condividere.
Credo che, ogni tanto, ci
sarebbe un valore in più a cullarsi per sè certi piaceri.
Un po' di intimità, o sono
troppo fuori tempo?
Capitan Vinile
5 commenti:
d'accordissimo su Malcom ... anima degli ac/dc ...davvero triste l'atteggiamento dei rimasugli della band.
Grande la citazione di Don Nix genio dimenticato....
Sia sempre lodato Malcom Young!
Lo spazio (e il vil danaro) sono un grosso problema per tutti, mi pare, ma i pacchi continuano ad arrivare e questo va a stimolare la materia grigia per la ricerca di soluzioni logistiche, spesso azzardate. Certo che con quella cifra il dischetto dei R.E.M. può pure continuare a prendere polvere nello scaffale, per quanto mi riguarda.
Tony ha ragione, Don Nix lo conoscevo come produttore, autore di Going Down, personaggio trasversale...poi vedi questo lp, che sembra Safe as Milk dalla copertina, o un mix tra Stones o Dr. John. Un grande autore di quella america "rimossa", gloriosa, magari reazionaria, ma che musica ragazzi!
Spazio, un proprio spazio, è un problema sempre. E pure una propria ragione d'essere. Io non so quale abbiano trovato gli AC/DC a questo giro, io non ne trovo. Ma a volte mi sembra che questi grandi, grandisimi gruppi siano un po' ostaggio del loro stesso meccanismo di grandezza, e che il piccolo sforzo di un medio (mediocre) album, possa creare un indotto notevole per tutta una casa discografica, per riviste (che li mettono in copertina), promoter, agenti, organizzatori. Il gioco, economicamente, vale la candela.
Altra verità storica tirata fuori dal Capitano... i Cinderella non sono una hair metal band, ma degli ottimi figliocci degli AC/DC. Visti dal vivo a Bologna nel 2011 hanno fatto vedere i sorci verdi a tutti. Interessante la guida galattica agli autostoppisti da te citata, poi se c'è dentro Meat Loaf... quell'uomo per me è quasi sempre una garanzia. PS: scrivere (con cognizione di causa) è una delle cose più difficili in assoluto da fare. Ogni tanto un po' di privacy non guasta :D
Heartbreak Station, volente o nolente è uno dei dischi che ho ascoltato di più, non so, per uno come me, a cui piacciono Stones, Ac Dc, Zeppelin...quel disco è una manna
Intergalacting Touring Band è un disco di quelli sommersissimi, assolutamente distrutti dal tempo; oggi sono capsule temporali.
Ciao Jen, e grazie del commento.
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