All’abbandono del visionario
Twink, i Pink Fairies si ritrovarono a gestire un classico power-trio di
inusitate anarchia e ruvidezza. Senza timori di sorta, si issarono felicemente
a portabandiera della sbandata fauna alla periferia di Notting Hill, e,
lasciando agli Hawkwind le incombenze intergalattiche, si gettarono a capofitto
in What A Bunch Of Sweeties, una collezione di jam rock urbane che risuonano
grezze come improvvisazioni di buskers elettrici nella stazione di Portobello. Right On, Fight On è l’inno archeo-punk
di turno, Portobello Shuffle la
divertente caricatura delle gang della zona. Poi la chitarra di Paul Rudolph si
impossessa con la forza di mastodontiche maratone come I Went Up, I Went Down e Walk
Don't Run che dilata la leggera visione surf dei Ventures in un’epopea di
stordimenti cittadini alla luce dei primi neon dopo il tramonto. E che peccato
sprecare il riff di Marylin per
l’ennesimo drum solo! Ma del resto damerini come i Led Zeppelin facevano anche
di peggio.
What A Bunch Of Sweeties Polydor - 2383-132 UK - 1972
Right On Fight On 7:58
Portobello Shuffle 4:23
Marilyn 5:33
The Pigs Of Uranus 3:25
Walk Don't Run 9:13
I Went Up I Went Down 8:22
X-Ray 3:07
I Saw Her Standing There 3:06
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