E allora venite! Venite infaticabili cercatori di
alternativo, ragazzini curiosi, ventenni indie e antichi punk. Venite al
malefico Luna Park che gli Eighties Matchbox B-Line Disaster hanno costruito su
quel vecchio terreno di sepoltura indiano i cui spiriti riemergono nelle notti
che piacciono all'Uomo Lupo.
Uno psychobilly nevrotico, dalle pesanti tinte dark, inserito
su paure di chitarre distorte e terapie alla Clorpromazina. Un cantante che fa
la voce grossa per spaventare i bambini nella notte di Halloween, rimasugli dei
Cramps, battiti di Bo Diddley (Rise Of
The Eagles), cattiverie fender alla Ward Dotson (The Fool) ed un'estetica di tetra ironia tra la Famiglia Addams e
le trascrizioni più truci di Scooby-Doo, che arriva fino a qualche frammento di
Joy Division a fumetti, rumorismi
mentali da Killing Joke (I Rejection)
e le zanne di plastica dell’ultimo Jon Spencer.
The Royal Society è il loro secondo album: tantissime tracce,
tantissime giostre; poche superflue, alcune veri e propri labirinti dell'orrore
(Puppy Dog Snails, Drunk On The Blood, Freud's Black Muck),
altre giochi di specchi alla neo-mescalina (The
Dancing Girls, Temple Music). Il rondò diabolico di I Could Be An Angle vale il prezzo del biglietto.
The Eighties Matchbox B-Line
Disaster – The Royal Society (2004)
1
Rise Of The Eagles
2
I Could Be An Angle
3
When I Hear You Call My Name
4
Migrate Migraine
5
Puppy Dog Snails
6
The Dancing Girls
7
The Fool
8
I Rejection
9
Drunk On The Blood
10
Mister Mental
11
Freud's Black Muck
12
Temple Music
13
The Way Of The Men Of The Stuff
2 commenti:
Ottima scelta e ottima recensione! Mi hai fatto venire voglia di riascoltare il disco.
Gli Eighties Matchbox sono da sempre tra i miei preferiti…anche se si sono estinti, purtroppo.
Estinti presto, però ancora integri. Tra vent'anni saranno roba di culto!
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