E alla fine sono 2...
Lo avevo preventivato, in effetti. Sapevo che non sarebbe stato
facile, ma negli anni addietro avevo accumulato tanto di quel materiale che il
traguardo dei 24 mesi era raggiungibile.
Onestamente, dovendo fare una previsione su ciò che riserverà il
futuro, credo che questo blog non arriverà a spegnere le 3 candeline. Oggi
credo questo.
Magari domani o la settimana prossima, la sensazione sarà diversa.
Quindi si festeggi ora!
Mi guardo indietro e non vedo i post, le discussioni, i commenti, le
condivisioni, i "follower", le visite, gli accessi, gli amici...
Vedo tutto quanto il tempo
speso in questo progetto. Non è un bel segnale.
Vedo le ore passate a scrivere, verificare, correggere, rileggere,
leggere.
Oggi sento che mi pesano più di ieri. Domani forse lo faranno più di
oggi.
Con questo non voglio dire che sto chiudendo le trasmissioni: non
siamo al passo e chiudo.
E' una sensazione.
E forse non è che una distorsione un po' pessimistica in un momento di
personale e generalizzata riflessione.
Comunque: 24 mesi, 433 post. Se dovessi sceglierne uno solo per
rappresentare tutto il blog, non avrei dubbi: Il
Monumento al Rocker Ignoto. Perché anche queste pagine sono un – piccolo,
minimo – monumento agli ignoti. Da qui sono passati Misunderstood, Granicus,
Third World War, Eddie Hazel, Mason, Maypole; tanti altri. Di tutti ho voluto
fare nomi e cognomi. Perché, sopratutto di quei nomi, non vorrei perdere memoria.
A volte mi sembra che tutta questa frammentata galassia dei blog sia
come un'enorme stanza bianca in cui
ognuno parla e nessuno ascolta. Tutti parliamo, magari raccontando cose
meravigliose; ma nessuno ascolta davvero.
Mi chiedo se ho fatto abbastanza per ascoltare gli altri, per capirne
le ragioni, impararne le storie. Per contribuire
a farle conoscere.
Mi piacerebbe potere registrare tute le voci in quella stanza,
sbobinarle ad una ad una.
Proverò a continuare a dire anche la mia, in mezzo a tutte le altre;
sui miei artisti preferiti, quelli dimenticati. Ho ancora un paio di piste da
battere, percorsi da completare.
Male che vada c'è sempre tanto da dire sui Beatles. O no?
Un saluto ed un ringraziamento ai lettori.
Evil Monkey
8 commenti:
conosco le sensazioni che descrivi.nessuno di noi ascolta fino in in fondo gli altri. ma troppe volte neanche se stessi. c'è troppa musica,film,libri arte di cui parlare guardandola con occhi diversi e tu lo fai.certo alla fine del giro , ci si sente esausti,svuotati basta rallentare un pochino poi ci sono sempre i beatles evil e se proprio insisti ti leggerò anche per quello.
Tanti auguri per il traguardo!
Sul dubbio che assale il blogger moderno che parla di cose di cui alle masse non frega niente (che suona più o meno come: ma chi cavolo me lo fa fare?) io mi accontento delle 20-30 visite che arrivano su un post subito dopo la sua pubblicazione (la grande stanza bianca) legate alla sensazione di "scrivere la storia" che si prova quando premi il tasto "Pubblica Articolo".
Poi ogni tanto penso di smettere ma appena ho un po' di tempo sono di nuovo lì. :)
Hai ragione! Sono in pochi a leggere e ci sono troppe parole sparse per il web. Io, tanto per non sprecare minuti di vita preziosi, perdo pochissimo tempo nel rileggere e correggere (e si vede!!!!). Per me è fondamentale scrivere e sfornare post di getto, così…live: buona la prima!. Tanto se ci sono scritte cazzate non frega niente a nessuno, ammesso che ci sia qualcuno a leggerle.
In ogni caso tantissimi auguri a te e al tuo bellissimo blog!
Grazie degli auguri, ragazzi!!
Evil, il tuo blog è una meraviglia, e non lo dico per piaggeria cortigiana. Se non ci fossi, ti verrei a cercare e ti obbligherei a scrivere. Ti faccio gli auguri e spero di invecchiare leggendoti.
Un fan :)
Grazie Black!
Scusa, arrivo tardi, ma spero in tempo per dirti quanto mi piace il tuo blog.Pochi sono così ricchi, scritti così bene, ed in cui storia, arte, filosofia della musica sono trattate insieme nelle stessa dosi e con grande competenza. Neanch'io lo dico per piaggeria, lo dico perché è vero.Riguardo al fatto che nei blog si parla tanto e forse si ascolta troppo poco ho anch'io ho questa impressione.Il blog, se non si sta attenti, diventa un pretesto per parlare troppo di sè stessi (te lo dice uno che lo fa spesso e volentieri) o delle cose che si sanno e le si comunicano agli altri che, se vogliono possono leggerle, senno' bypassano..Questa è una cosa che bisogna accettare.Si ognuno di noi è chiuso dentro una scatola bianca e comunichiamo attraverso feritoie molto strette..
Tuttavia, anche se sono strette, attraverso quelle feritoie passano idee, messaggi, suoni e immagini che che ci arricchiscono reciprocamente.Almeno, per come la vedo io.
Naturalmente non considero minimamente l'ipotesi che questo blog possa chiudere, dopo piu' di un anno che lo seguo: per è diventato indispensabile! Un caro saluto e buon proseguimento..
Questo blog non chiude, non nell'immediato, direi anche non nel 2013.
Un altro anno però è lungo; vedrò di diradare un po' i post, di ponderare meglio alcune cose..
Thanks Hyde!
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