martedì 20 agosto 2013

Moloch - Moloch (US Hard Rock)


Artista: Moloch
Album: Moloch
Anno: 1970
Label: Enterprise/Stax ENS 1002


Lee Baker: lead guitar, vocals   
Philip Durham:  drums, vocals   
Fred Nicholson:               organ   
Steve Spear: bass          
Gene Wilkins: lead vocals           

Helping Hand                   
Maverick Woman Blues                              
Outta Hand                       
Same Old Blues                              
Going Down                     
She Looks Like An Angel                             
Gone Too Long               
Dance Chaney Dance                   
Mona                  
People Keep Talking                     
I Can Think The Same Of You 
Night At The Possum

Essere prodotti e arrangiati da Don Nix, pubblicare per una sussidiaria della Stax, basterebbe ampiamente per essere espulsi dal novero degli Sconosciuti… ma certo questi Moloch hanno studiato assiduamente come passare inosservati nel sottobosco delle tetre cupezze hard blues.
Cupe quanto, e forse ancor più di quell’ ombrosa swamp che fu Tons of Sobs dei Free. E se là c’era un Guy Hamilton in forma smagliante, il buon-Don non rinuncia certo a qualche rumoristico (e umoristico) commentario qua e là.
Un impasto timbrico nerissimo, chitarra di super psichedelica infrangibile, distorta in bad trips tra Paul Kossoff, Mark Farner e qualche epigono dislessico di Hendrix. Un soffio ectoplasmatico di Hammond là dietro, ed una batteria rullante come le ossa di qualche rito voodoo.
Tutto bello… anche perché il buon-Don ci mette lo zampino in praticamente ogni pezzo e il chitarrista Lee Baker ci sa fare alla grandissima e vanta una buona militanza tra le seconde file dell’area di Memphis (e troverà anche modo di incrociare Alex Chilton sulla strada).
Ne salta fuori un blues di periferia, non del tutto al riparo dai classicismi di Chicago, soprattutto su di un lato B intriso della carica rock dei Fleetwood Mac epoca Jeremy Spencer e sempre esposto a rituali da ultimo acido. Dance Chaney Dance potrebbe essere lo Spencer Davies Group in versione da liceali fatti di peyote. Fino poi a spingersi in fangose paludi da Hound Dog Taylor nella scalcagnata coda di Night At The Possum, un pub rock di pregevole scarsa fedeltà.
E certo non può mancare la mitica Going Down, qui pesante, insistente, meglio di Jeff Beck, ma non certo ai livelli dell’ inarrivabile versione trash dei Pink Fairies.
Mal che vada… sarebbe sempre il miglior album di Don Nix…


Album nero e ottimamente suonato, il vinile Enterprise originale (ENS 1002) si aggira sui 100$ e oltre, ma non troppo. Vanta una ristampa francese su vinile e diverse edizioni in CD, tra cui quella Pilot aggiunge due bonus e qualche apprezzabile nota di copertina; usato si trova attorno ai 10$ più spedizione. Per gli amanti del digitale c’è Spotify, che fa un po’ di confusione con gruppi omonimi ma ha tutte le 12 canzoni dell’album originale.

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