Album
simmetricamente bipartito nelle due facciate, che esalta la vena
sinfonica della coppia ben più del precedente, ed attinge ad una
molteplicità timbrica da vera e propria orchestra, manovrata come
una marionetta robot da due stregoneschi allievi di Stockausen.
Una
colonna sonora per l'avvento del profeta bambino in terre di
frontiera orientali: un flusso continuo, ora di tumulto ora gentile,
che espande a dismisura l'ambient psichedelico degli Agitation Free e
culmina nella melodia impeccabile di Gratte-Ciel
Polyphonique / Postlude.
Il
lato B, due lunghi brani, scorre in un prog elettronico che pesca dal
jazz futurista quanto da eroi delle tastiere vecchi di qualche anno
ma riesce ad inserirsi alla perfezione nel contesto di fine '70,
dimostrando una perizia tecnica ed una fantasia d'orchestrazione
impressionanti. E finalmente Vincent Dionne può sfogare sulla
batteria tutta la sua insospettabile carica rock.
Dionne-Brégent
– Deux - Capitol Records – ST-70.052 - 1977
A1 Ouverture 6:10
Le
Prophète (Suite Fraternelle) (17:47)
A2.1 Dans
La Mémoire 2:40
A2.2 Évocation
De Rê 2:57
A2.3 Léthargie 1:03
A2.4 Chant
Fraternel 2:44
A2.5 Danse
Françoyse (Médiéval Électrique) 1:51
A2.6 Gratte-Ciel
Polyphonique / Postlude 6:52
Campus (10:06)
B1.1 Population
B1.2 Plage
B1.3 Confrontation
B1.4 Pourquoi
Pas
B1.5 Fix
B1.6 Surpopulation
B1.7 Corrida
B1.8 Code-Data
B1.9 Implosion
B2 Transit-Express 9:52
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