Attenzione ai vicini.
Una copertina bianca e nera,
monocroma, strafottente (e subito censurata) e pure un titolo che era un
mirabile artefatto archeopunk. Una proposta rock lontanissima dalle
raffinatezze neoclassiche di Harmonium o Maneige, "progressiva" come
potevano considerarsi certe elucubrazioni degli ultimi Yardbirds o dei Cream.
Nel concreto, uno scatenato grezzo boogie per manipolo di sciroccati tra lo
shock di Alice Cooper e i timbri agli albori dei BOC, costola precoce dello
stesso scontroso "joual rock" di Offenbach e Dyonisos, con la
dirompente muscolarità Grand Funk di L’ instrumental e it beat eversivo
di Voisins (Mon Chum), virale brano d'apertura. Eppure il meglio
sta nelle magniloquenti decadenze da sobborgo Mott the Hoople di Tania e
Le 3/4 De L'Archeveque, nonchè nella spassosa teatralità da horror
seriale di Le Monstre De La Main: Jack the Ripper in formato heavy rock
d'antologia, e attenzione, perchè e solo il 1971...
Album di spessore e sostanza, oggi
pezzo da sfrenata collezione, purtroppo I'unico della band.
Serge Vallieres presterà una
formidabile ed eclettica chitarra rock a Ville Emard e Toubabou.
Holocauste À Montréal - Polydor - 2424 048 - Canada - 1971
Voisins (Mon Chum) 3:10
Sous La Lune 4:46
L'Instrumental 4:27
Tania 5:05
Le Monstre De La Main Ou The Main
Monster 6:05
Y'a Juste De T'ça 3:49
Le 3/4 De
L'Archevêque 6:07
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