Artista: Titus Oates
Titolo: Jungle Lady
Anno: 1974
Label: Lips (L 004)
Line Up:
Bill Beaudet: keyboards
Chris Eigenmann: percussion
Rick Jackson: bass, vocals
Lou Tielli: guitar
Steve Todd: guitar
Tracklist:
Jungle Lady 3:16
Dream On A Train 4:07
Blanket 3:33
Friend Of Life 3:49
Jupiter, Mars 3:55
Time Is Only To Fear 3:43
Mr. Lips 3:46
Don't Get Your Honey
Where You Make Your Money 4:45
The Cage 7/2/74 4:05
Sembra quasi di vederli, questi damerini di Dallas aggirarsi per i
clubs di downtown alla ricerca della ragazza giusta a cui fare ammirare il
panorama dalla città al tramonto da dietro un parabrezza parcheggiato sulla
collina. Un integerrimo ma poco coraggioso album di pop-soul metropolitano,
assai levigato nel suono di tastiere e chitarre wha-wha che storpiano il funk di
Harlem sotto il verbo di Santana e finiscono a tratti per essere una versione
melodica dei tardi War. Chi teme attacchi di diabete stia alla larga dai
mellotron alla Berry White di Dream on a
Train, clamoroso soft-rock per adolescenti in amore a cui brillano gli
occhi e la cui mielosa melodia rischia di appiccicarsi alle orecchie; stessa
roba nel country patinatissimo di Time Is
Only to Fear (appena più sognante, con tanto di voce femminile) e Friends of Life, proto AOR, dopotutto piuttosto
ben prodotto e con una discreta dose di sinistra suspense. Ben risolto il rock-pop
(di britannico stampo) per hammond a lieto fine di Jupiter, Mars e alla fine c’è spazio anche per un riff concretamente
hardrockeggainte in Mr. Tips, svilita
appena dalla tastiera, ma decisamente non male. Va a finire che uno dei brani
migliori è il funk atmosferico Listen
Now! Don't Get Your Honey Where You Make Your Money, sound assolutamente
urbano (in zona Stamp Album della Climax Blus Band), illuminato da neon blu e fucsia
e da soffuse liquidità chitarristiche da cocktail lounge ben alternate ad
accordi battenti. Ma in realtà anche il riff finto-celtico-irlandese su Jungle
Lady lascia un bel sapore in bocca, così come le eroiche sgroppate di basso
su Blanket, pezzo efficace tanto nella
strofa quanto nel ritornello e nel bel duetto per chitarre contrapposte che sarebbe
potuto durare oltre dieci minuti e invece viene mortificato da un ottuso
fade-out. Poi The Cage 7/2/74, una
auto-cover di Jungle Lady, che
finisce per chiudere il cerchio con la traccia d’apertura, con un nuovo duello
tra Bill Beaudet e la coppia Tielli-Todd.
Controindicato ai fanatici di Grand Funk o Sir Lord Baltimore, più
adatto ai pochi estimatori dei momenti più melodici di Kansas e Styx.
Vinile (Lips L004, etichetta rossa; esistono anche copie demo
precedenti con mix leggermente diverso) di rarità pare inquantificabile:
Joyson lo qualifica come R3 ma scordatevi una copia originale sotto i 150 $
anche perché quelle di qualità migliore stanno tra i 200 $ e i 300$!
Assolutamente non ne vale la pena! Da segnalare l’esistenza di una ristampa su
vinile del 1988 (Hab label HBL 11006)
Il CD della Radioactive si porta a casa con circa 9 euro più
spedizione su Amazon.de e .co.uk, prezzi un po’ più alti in America e Italia.
1 commento:
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