Magari furono la risposta al nascente Prog inglese, o forse solo un gruppo con tante idee, tutte ENORMI. I Chicago dell’esordio potevano essere tutto: crooner languidi anni ’50, eleganti orchestre RnB, agitatori sociali da happenings sinistroidi, funkeggianti hendrixiani e distorsori free-rock notevoli. Prendeteli dal lato che volete: fino al 1973 non deluderanno.
Di questo immane esordio, doppio LP denso come pochi, oltre alla classe infinita degli arrangiamenti, restano almeno le debordanti onde sismiche di Poem 58 e Free Form Guitar, costruite e uccise mille volte nello spazio di un vinile da uno dei Grandi Misconosciuti della chitarra dell’epoca, Terry Kath.
2 commenti:
Recupero?
Recuperato, ottimo album. Grazie per la segnalazione.
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