Artista: Mason
Titolo: Harbour
Anno: 1972
Label: Eleventh Hour (1001)
Label: Eleventh Hour (1001)
Line Up:
Steve Arcese: organ, bass,
vocals
Jim Galyon: bass, flute,
sax, guitar, vocals
Margan Hampton: drums,
vocals
Tracklist:
Let It Burn 7:15
Tell Me 4:30
Electric Sox And All
4:54
Golden Sails 3:05
Travelin' 4:13
Harbour 8:20
Goin Home 2:22
Charlotte 2:16
*Carry Me Home 3:49
*One More Drink :39
*bonus
Eclettismo ben sopra la media per
questo terzetto della Virginia organizzato attorno al poli-poli strumentista Jim
Galyon (chitarra, sax, flauto, occasionalmente pianoforte) ma dominato per
lunghi tratti dal suono dell’ Hammond di Steve Arcese, cupo, distorto ai limiti
del gotico truculento, una quinta scenica che conferisce un sentore di voodoo
negroide al soul già bollente del gruppo (Let
It Burn). Brani derivati da jam libere, e laddove l’improvvisazione si fa
più elastica e addirittura jazzata, il gruppo funkeggia su giri di basso e
organo dalla pelle bianca, come i migliori Climax Blues Band con l’aggiunta di
fiati alla Black Widow. Ma se nel bel mezzo di Electric Sox And All doveste risvegliarvi dall’incubo pensando di
essere da qualche parte tra Gentle Giant e Weather Report, niente paura:
abbandonatevi ai sette minuti di Tell Me,
heavy rock stracarico di cowbell da roadhouse, pulsioni di basso e strati
chitarristici in puro sound motociclistico marca Steppenwolf. Se non vi basta
c’è poi Travelin', stessa roba ma
ancora più martellante nel basso profondo e sabbathiano di Arcese. Per i
temerari seguono gli otto minuti e mezzo di Harbour,
landa crepusclare in cui è veramente difficile capire dove il gruppo vada a
parare, finché non ci rendiamo conto di essere nel mezzo di un depresso blues
esistenzialista e rallentato come il battito di un malato, in cui uno svogliato
Tim Buckley si presta alle saghe sociopatiche dei Van Der Graaf. Tra tanto cupo
torpore, la rilucente Golden Sails, Ian
Anderson che canta Tangerine con
CSN&Y, acquista ancora più risalto grazie ad un appiccicoso ritornello.
Nella stessa vena folk-prog anche l’elegia pastorale di Charlotte. Ce n’è per tutti!
La Gear Fab ha ristampato l’album in CD nel 1999, con tanto di 2 bonus
tracks ed esaurienti note di copertina (tra 8 e 10 $ su Amazon USA, prezzi un
po’più alti, ma con spese di spedizioni minori in UK). Più complessa la
situazione del LP originale, distribuito dalla piccola Eleventh Hour e
catalogabile come R2. Sono due le versioni che circolano: la primissima stampa
è una “private press”: in copertina la scritta MASON su cartoncino giallo
incollato sulla busta esterna bianca e label interamente gialla; una seconda versione
presenta la stessa copertina in bianco e nero (orrenda), che sarà poi del CD, e label
nera/arancione.
Prezzi assolutamente incostanti; la stampa su label gialla, in
condizioni decenti (VG-VG+), si può anche avere per una quarantina di euro,
mentre le stampe migliori della variante nero/arancione superano spesso gli 80
$ e a volte anche i 100 $. Occhio alla qualità del disco se il prezzo appare
competitivo (20-30 Euro).
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