Artista: Tongue
Titolo: Keep On Truckin' with Tongue
Anno: 1969
Label: Hemisphere
(HIS-101)
Line Up:
Bob Collins: bass,
vocals
Mick Larson: organ,
vocals
Paul Rabbit: guitars,
vocals
Dick Weber: drums,
vocals
Tracklist:
A1 Homely Man Blues
A2 Get Your Shit
Together
A3 The Earth Song
A4 The Prophet
A5 Sidewalk
Celebration
A6 Slap Her Down
Again, Paw
B1 Every Time
B2 Get Down
B3 Morning Dew
B4 Jazz On The Rag
B5 Keep On Truckin'
B6 Hashish
*Stained Glass Window
*Hey Hey Moma
* Bonus tracks (CD)
I Tongue sono un misterioso quartetto del Wisconsin che rappresenta la
quintessenza del sound on the road
destinato a pub e roadhouse ai limiti del Gran Canyon. Eterna spalla della
rockstar di turno, pubblicarono precocemente questo Keep On Truckin' (1969),
che ancora risente assai di influenze tremendamente “sixties” ma che pur offre
un bellissimo suono caldo di chitarra e Hammond, reminiscente di Steppenwolf,
Iron Butterfly e nei passaggi blues perfino degli ultimi Doors: una sorta di piccoli
Spooky Tooth made in U.S.A.
LP imponente, 12 pezzi (troppi!), quaranta minuti di musica, spazza
tutto il repertorio che il gruppo aveva messo a fuoco nei primi due anni
d’attività (rigorosamente dal vivo).
Si va dalle dodici battute di Homely
Man Blues, che mischia Animals e Morrison Motel e si lascia docilmente
dominare dall’organo di Mick Larson, ad una Get
Your Shit Together palesemente derivata dal Doug Ingle del primo LP degli Iron
Butterfly. Terza arriva la tirata più epica del disco, Earth Song, sette minuti belli pesanti, tra acido e metallo, senza
tanta logica ma con qualche bel fuzz nel mezzo ed una lunga e sinistra coda
sussurrata nella penombra delle tastiere. The
Prophet continua su questa sponda simil-progressiva, ha tutta la maldestra magniloquenza
dei Bloodrock di “2”, recupera l’intro di Babe
i’m Gonna Leave You così come la interpretava Page, ma riesce ad affascinare
grazie a quel sound sempre così vintage, come un velluto morbido e rovente allo
stesso tempo. Sidewalk Celebration si
abbandona, con qualche resistenza, al boogie-blues del primo John Kay, mentre
la poco ispirata Every Time dispiega
almeno un assolo di Rabbit alla ricerca di eroismi a buon mercato. Non male
l’hard-riff di Get Down, di nuovo in
scia agli Iron Butterfly, inchiodata ad un basso che spinge forte e ai
singhiozzi dell’hammond. Il secondo momento epico sono i setteminutiemezzo della celebre e abusata Morning Dew di Tim Rose, che dopo le cover di Jeff Beck e Jerry
Garcia divenne una sorta di standard nei primi anni ’70. I Tongue scelgono la
via zuccherosa del folk romantico, un po’ Youngbloods un po’ Thank You degli Zeppelin, se non fosse
per la vocalità fin troppo impostata che degenera addirittura in parodia lirica;
certo che sette minuti sono lunghi, c’è sempre il tempo di cambiare idea e
grazie al cielo il gruppo si concede qualche piccolo dinamismo in crescendo, sufficiente
almeno a non far sprofondare il pezzo nella Valle della Noia. Peccato, perché
la strada giusta sarà quella dell’iper-boogie dei Nazareth, un paio d’anni dopo.
Superati di slancio i Canned Heat-ismi retrò di Jazz on the rag, ecco il brano manifesto del gruppo, Keep on Truckin’ che di li a poco
diventerà cavallo di battaglia di un appassionato antiquario come Jorma
Kaukonen e che i Tongue rendono con simpatica semplicità country-blues.
Chiudono i “4-secondi-4” di Hashish…mah…
La ristampa CD (Gear Fab GF-151, 2000)aggiunge due tracce: la bella Stained Glass Window, con chitarrismi
distorti e organo alla Jon Lord, e l’hard rock motociclistico di Hey Hey Moma. 12 $ su Amazon.com, prezzi
un po’ più convenienti su e-Bay ma occhio alla Amazon tedesca che offre copie
usate a soli 7 euro.
Vinile di casa Hemisphere (etichetta nera a caratteri rossi) piuttosto
raro, con volume di scambi ridottissimo in rete, ma prezzo non proibitivo: una
buona copia si trova tra i 50 e i 60$, inutile spendere di più per un album che
certo non è un capolavoro… Bella comunque la foto di copertina con capigliature
afro allucinanti e jeans zebrati a zampa: veramente datati ma notevoli!
2 commenti:
Divorato il post. Interessantissimo come sempre.Quante cose imparo da te ! :)
..ed io da te! ma il bello dei blog è questo
...comunque questi commenti fanno sempre un gran piacere!!
Posta un commento