Benvenuti nella stanza più ampia e variegata del Museo Virtuale di Rock Design: un atelier creativo aperto, che non viaggia su binari cronologici o monografici obbligati, ma bensì procede per libere ed immediate associazioni psichiche, cromatiche, geometriche che agiscono come un meccanismo istantaneo di azione-reazione, stabilendo collegamenti ipertestuali tra geografie disparate, figurazioni differenti, generi lontani di artisti diversi.
Una grande esposizione di oltre 100 opere, disposta in un’ ampia sala eptagonale su sette pareti, organizzata in sette percorsi distinti, ma tenuta assieme da un solo criterio: la qualità dell’opera esposta.
I Parete: Ridondanze cromatiche
II Parete: Capisaldi sulla scala del Grigio
III Parete : La Forma e la Figura
IV Parete: Paesaggi di muta contemplazione musicale
V Parete: Un Fantasy per tutti
VI Parete: Copertine ad olio
VII Parete: Tutti gli spettri del visibile
Prendetevi tutto il tempo di osservare i particolari, di cogliere le analogie o le differenze, di lasciarvi trasportare nell’osservare la musica.
I Parete
Ridondanze cromatiche: un’avventura nel colore che parte dalla psichedelia di California e Texas, attraversa territori impensati nei sintetici anni ’80, e giunge a nuova esplosione in anni recenti. Se il 1967 è l’annus mirabilis del Colore, tanto di copertina che in musica, non mancano fantastici esempi di cromatismi estremi ed arditi anche negli anni 2000, laddove le ridotte dimensione del CD mortificano a volte velleità artistiche interessanti.
Big Brother & the Holding Company
Cheap
Thrills (1967)
Robert Crumb – Copertina (fronte)
Uno dei maggiori disegnatori degli anni
’60 e ’70 per uno dei grandi classici del Rock californiano
The 13th Floor Elevators
The
Psychedelic Sounds of the 13th Floor Elevators (1966)
John Cleveland – copertina (fronte)
Forse
il Texas è la vera patria del Rock Psichedelico, un genere ben più robusto
dell’acid folk di San Francisco, che trovò nell’ International Artist la casa
discografica idealee nel design dei Flash Graphics i colori giusti per canzoni
aggressive e distorte. Con loro
pubblicarono 13° Floor Elevator, Golden Down, Lost and Found e Red Krayola
The Golden Dawn
Power Plant
(1968)
Flash
Graphics – copertina (fronte)
The Red Krayola
The Parable
of Arable Land (1967)
Flash Grapics – Copertina (fronte)
Copertina dall’elevatissimo, caotico, valore artistico per
il prototipo nel Noise-Rock
The Jimi Hendrix Experience
Axis: Bold
As Love (1967)
David King,
Roger Law - copertina (fronte)
La
simmetria, il caleidoscopio, il collage erano tutti elementi classici della
distorsione cognitiva in puro stile 1967
The Beatles
Sgt.
Pepper's Lonely Hearts Club Band (1967)
Peter Blake, Jann Haworth; fotografia
di Michael Cooper - copertina (fronte)
Uno
degli artwork più celebri di sempre. In un tripudio di colori floreali, un eterogeneo
collage di personaggi celebra il capolavoro dei Fab Four
Cream
Disraeli Gears (1967)
Martin Sharp - copertina (fronte)
Oltre ad una proficua collaborazione coi
Cream, l’illustratore australiano Martin Sharp fu, con Jim Anderson, fondatore
di “OZ London”, la rivista più cool dell’underground londinese
The Incredible String Band
The 5000
Spirits Or The Layers Of The Onion (1967)
Simon & Marijke – Copertina (fronte)
Savoy Brown
Raw Sienna (1970)
Ignatz –
copertina (fronte)
Hapshash And The Coloured Coat
Featuring
The Human Host And The Heavy Metal Kids (1967)
Michael
English e Nigel Waymouth – copertina (fronte)
Michael English e Nigel Waymouth furono i
due maggiori disegnatori della psichedelica britannica; sotto lo pseudonimo “Hapshash And The Coloured
Coat”, ispirandosi ai lavori dei creativi del Fillmore, illustrarono album per
Who e Pink Floyd, oltre che questo bizzarro tentativo musicale in proprio.
L’album è senz’altro una delle prime pubblicazione a contenere l’espressione “Heavy
Metal”, pur usata in un’accezione ben diversa dall’uso moderno
Art
Supernatural Fairy Tales (1967)
Copertina (fronte)
Le Orme
Uomo di Pezza (1972)
Walter Mac Mazzieri , Mario Convertino – copertina (fronte e
retro, sopra) fronte (sotto)
Museo Rosenbach
Zarathustra (1973)
Wanda Spinello - copertina (fronte)
Killing Floor
Out Of
Uranus (1970)
Copertina
(fronte)
Blackfoot
No
Reservations (1975)
Copertina
(fronte)
Orchestral Manoeuvres In The Dark
The Pacific
Age (1986)
Mick
Haggerty - copertina (fronte)
Music For
Pleasure (1977)
Barney Bubbles - copertina (fronte)
Le due face dei Damned sono ben
sintetizzate in questa coloratissima ed astratta cover e da quella, interamente
nera, del Black Album (1980)
Radiohead
Hail To The
Thief (2003)
Stanley
Donwood – copertina (fronte)
Muse
The Resistance
(2009)
La Boca - Copertina (fronte)
I design dello studio La Boca proiettano
i colori e le simmetrie ipnotiche di Stanley Mouse e Rick Griffin in un’era
digitale dei tratti futuristici e luminescenti
MIKA
The Boy Who
Knew Too Much(2009)
Sophie
Blackall, Richard Hogg – copertina (fronte)
Tanto Life In Cartoon Motion quanto The Boy Who Knew Too Much sono
caratterizzati da esplosivi e coloratissimi art work.
Torche
Harmonicraft (2012)
John Santos – copertina (fronte)
3 commenti:
bellissimo!!!!!
Per me è veramente un godimento. Segnalero' il collage iniziale in cassetti confusi (se mi dai il permesso, ovviamente..)
@ant: mille grazie
@mr.Hyde: posso solo esserne felice!! Grazie ancora!
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