“…in centro a Teheran”.
La stampa era stata ben addestrata ad usare le espressioni
sintatticamente più corrette. The New Summer of Love; a metà tra un raduno
hippy e una meta di villeggiatura per famiglie. Ma intanto nella capitale si
sparava nelle piazze.
“Crowley trovò il modo di contrabbandare tra le maggiori università iraniane
qualcosa come una decina di quintali di LSD Clearlight e metanfetamina in
cristalli azzurri che chiamavano Blue Lady… Il 4° MISG fomentò la rivolta
partendo dai giovani medio-borghesi con un buon livello d’istruzione. Per anni
l’offensiva fu portata avanti sul doppio binario droga sintetica a buon mercato
– propaganda ossessiva sui Social Network. I migliori hacker della CIA furono impiegati
per smantellare il firewall governativo che l’Iran aveva progettato sul modello
cinese. Crowley si inventò decine di alter ego virtuali, uno dei quali, Sasan Khan,
fu talmente verosimile che all’università occupata di Sharif gli fu intitolata
l’aula magna; fu anche nel suo nome che gli studenti scesero in piazza e
bloccarono il paese per giorni… il resto venne da sé…”.
“Come non essere solidali con giovanotti istruiti dalla faccia pulita?
Ci vollero tre anni, campagne mediatiche senza precedenti, ma il regime del
presidentissimo Bazargan cadde senza bisogno di sparare un proiettile
americano… Se non che, con l’abuso di allucinogeni ormai fuori controllo, il
paese piombò in un vortice di decadenza e violenze gratuite, improvvise e
schizoidi, come la San Francisco degli anni ’70. Teheran divenne la capitale
dei disadattati di mezzo mondo arabo: li vedevi perennemente nelle piazze che
suonavano White Rabbit o Street Fightin’ Man; manco fosse il 1968 o il 2011”.
Le ripercussioni della guerra psicologica sono difficilmente
prevedibili. Cerchi di fomentare una rivolta pacifica e ti ritrovi con caterve
di sballati che piantano margherite al posto degli impianti nucleari.
“E tuttavia molte compagnie petrolifere occidentali spuntarono accordi
vantaggiosi col governo di transizione…”
Certo, ciò che adesso interessa a Crowley è il qui-e-ora, e nella situazione in cui ci troviamo non gli si può
dare torto. Dopo i fatti iraniani scomparve per un po’, anche all’interno
dell’esercito nessuno sapeva più nulla di lui. Ma nei giorni allucinanti che
seguirono l’Avvento era uno dei pochissimi che ragionava con coerenza.
Fu il primo a capire che non poteva trattarsi di un attacco
batteriologico di Kim Jung-Woon V; fu il primo ad isolare la molecola aliena
dall’equipaggio contaminato della Providence.
“Qualcuno dice che alle sue spalle ci sarebbe un manipolo di deputati
cristiani e ultraconservatori; vecchi credenti di Texas e Arkansas, quelli che
fecero parlare per la prima volta di sè col vecchio presidente Bush; gli stessi
a cui si devono le nuove crociate contro Oman e Giordania e la creazione dell’Ufficio
Permanente per la Preservazione di Israele e del Santo Sepolcro. Quella di Crowley
è un’ascesa più politica che militare, anche se i vertici del 4° MISG lo hanno
sempre assecondato”.
Resta il fatto che con lui nel teatro di guerra le operazioni non possono che essere “non convenzionali”.
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