Poche cose come la
fotografia riescono realmente a "cogliere
l'attimo", a dare forma e colore al "qui e ora". Non è facile fotografare la Musica, non è facile
nemmeno fotografare l'Artista per cogliere quei tratti, somatici, espressivi,
indefinibili, che lo distinguono.
La storia del Rock è
anche una storia di fotografie; di grandi ritratti su pellicola che hanno
celebrato questa musica nel modo più diretto e senza compromessi. A volte lo
scatto è studiato, in molti casi estemporaneo o addirittura casuale. Quando è
riuscito può diventare una vera Icona sull'altare del Rock.
Questa galleria,
organizzata cronologicamente, ripassa in maniera sintetica alcune fotografie
immortali che hanno illustrato copertine di album altrettanto immortali: 30 x
30 cm da incorniciare, almeno nella memoria, per poter dire di conoscere cosa
c'è in quell'attimo, cosa c'è in quell'espressione, in quella smorfia, in
quell'istante in cui l'otturatore si apre mentre una chitarra si fracassa al
suolo, in cui quattro capelloni attraversano una strada, in cui un chitarrista
bianco e un sassofonista nero si scrutano con compiaciuta complicità.
NOTA:
Questa sezione, ancora più di altre, potrebbe essere veramente sterminata; sono
innumerevoli gli art work a base fotografica e moltissimi sono entrati
stabilmente a far parte dell’Immaginario Rock con la lettera maiuscola. Questa
galleria non ha assolutamente presunzioni di completezza, anzi l’approccio
scelto è stato volutamente sintetico.
Interi
cicli come le cover della Blue Note o le bellissime foto sugli album Delmark
–che esulano dall’ambito rock ma che non si possono ignorare - potrebbero
essere l’ oggetto di una nuovo capitolo.
Prendete
le immagini che seguono come un assaggio, la punta di un iceberg che speriamo
di riuscire ad esplorare più in profondità
Elvis Presley
Elvis Presley (1956)
William S.
Randolph - copertina (fronte)
Una delle prime copertine “autentiche” senza pose studiate o
sfondi colorati, talmente diretta che i Clash le renderanno omaggio con London
Calling
The Who
My Generation (1965)
copertina (fronte)
Bob Dylan
Blonde on Blonde (1965)
Jeffrey Schatzberg -
copertina (fronte)
Immagine un po’ sfocata, espressione scontrosa, capelli
arruffati: l’ultimo poeta maledetto?
Crosby, Stills & Nash
Crosby, Stills & Nash (1969)
Henry Diltz
- copertina (fronte)
The Beatles
Abbey Road (1969)
Iain MacMillan, fotografia -
copertina (fronte)
Una delle più clamorose immagini del Rock, negli anni ha
conosciuto imitazioni, parodie, omaggi, fanatismi, tanto da fare di quel passaggio
pedonale una vera attrazione turistica.
The Allman Brothers Band
The Allman
Brothers Band At Fillmore East (1971)
Jim Marshall, fotografia -
copertina (fronte)
Bob Marley & The Wailers
Catch A Fire (1973)
Esther Anderson, forografia - copertina (fronte)
La foto sulla seconda stampa dell’album lascia pochi dubbi
su dove Bob trovasse l’ispirazione
New York Dolls
New York Dolls (1973)
Toshi, fotografia -
copertina (fronte)
Bruce Springsteen
Born to Run (1975)
Eric Meola, fotografia -
copertina (fronte)
Bruce Springsteen
Born to Run (1975)
Eric Meola -
fotografia
Il chitarrista bianco appoggiato al sassofonista nero è,
oltre che una sintesi del sound dell’album, una prima grande testimonianza di
una ferita razziale che, finalmente, va chiudendosi
Patti Smith
Horses (1975)
Robert Mapplethorpe, fotografia - copertina (fronte)
Bianco e nero, aria di sfida, look androgino, ma qui il Rock
è donna
Ramones
Ramones (1976)
Roberta Bayley, fotografia -
copertina (fronte)
Jeans stretti e stracciati, giacche di pelle, occhiali scuri,
scarpe Sperry: una foto che fece epoca e sdoganò per prima la moda punk nel
mondo.
The Clash
London Calling (1979)
Pennie Smith, fotografia -
copertina (fronte)
Dopo la cover di Ramones, l’altra mitica icona punk: la foto coglie realmente l’attimo in cui Paul Simonon fracassa sul palco il basso e con
lui tanta musica dei vecchi anni ’70.
Heart
Bebe le Strange (1980)
copertina (fronte)
Questo Rock femminile, all’estremo opposto di Patti Smith,
fece comunque epoca
U2
The Joshua Tree (1986)
Anton Corbijn, fotografia -
copertina (fronte)
Soundgarden
Louder Than Love (1989)
Charles Peterson, fotografia - copertina (fronte)
Lo scatto coglie quelll’attimo
che sta al grunge come la cover di London Calling sta al Punk
Andrew W.K.
I Get Wet (2001)
copertina
(fronte)
The Black Keys
The Big Come Up (2002)
Robert
Kramer, fotografia - copertina (fronte)
The Libertines
The Libertines (2004)
Roger Sargent, fotografia -
copertina (fronte)
3 commenti:
La foto di Patti Smith nella copertina di Horses: fu amore a prima vista. Dopo aver ascoltato il disco ancora di più!
Bellissimo!!!!!
Meraviglioso!!
Di alcuni artisti avevo perso memoria, grazie per avermeli riportati alla mente e a gli occhi!!!
Posta un commento