Artista: Goliath
Titolo: Hot Rock And Thunder
Anno: 1972
Label: Bridges (BG-2704-LP)
Dave Wood: keyboards
Paul Bays: guitar,
vocals
Jim Kitchen: vocal
Bill Peters: bass
Steve Peters: drums
1 We´re Not Afraid
2 Ordinary Guy
3 Tell Me You´re
Satisfied
4 Hot Rock &
Thunder
The Apocalypse
5 Silver Girl
6 Dead Drunk
Screamin´
7 The Apocalypse
Goliath, Hot Rock and Thunder. Goliath, Hot Rock and Thunder. Goliath,
Hot Rock and Thunder.
Recitato così come un mantra potrebbe essere il titolo definitivo
della musica dura Americana dei primi ’70. C’è tutto: il nome mistico, il Tuono,
il Rock, le allitterazioni dure di t
e k. Fantastico, almeno in apparenza.
Volendo c’è anche una copertina non male, biblica, imponente, quasi
fantasy. E l’attacco rabbioso dopo i venti siberiani di We´re Not Afraid fa aumentare ancora l’acquolina: una filiazione
terrestre dei Captain Beyond, fin troppo facile al ritornello, ma variopinta di
tastiere che comprendono pure un Clavinet molto Motown.
Ma forse la forma è anche migliore dei contenuti, che pure non
disattendono le aspettative; perché l’album si mantiene in sella ad un blues progressivo da Edgar
Winter con impennate su orbite di tastierismi spinti e a tratti anestetici, che
non fanno paura agli Styx ma pigliano per la coda una certa grandeur che sarà
dei Kansas (Dead Drunk Screamin´). E
se Jim Kitchen si sforza di trovare un timbro mucho macho, il Gran Piano di Dave
Wood a volte dice altro (Ordinary Guy).
Brani assai dilatati, intro e codazzi strumentali non sempre
necessari, ma pur tra effetti simil-galattici, Tell Me You´re Satisfied spara giù un bel riff tosto, e la complicata
The Apocalypse non si vergogna di
concedersi un gran affresco narrativo tra maree di tastiere crescenti e
silenzio profondo prima dell’onda anomala. Peccato per quel sosia di Dennis de
Young che compare al posto dei quattro cavalieri… Per fortuna Silver Girl si riscatta ampiamente con
parti abrasive e volgari che lasciano - è vero - il posto ad una elegia
pianistica al saccarosio, la quale è però gestita con sottile e sospettosa ambiguità.
Divertente.
Godibile LP di hard-prog, Goliath ha una storia alquanto remota. Il
vinile originale dovrebbe essere una stampa privata a label Bridges con etichetta
azzurra-nera e scritta gialla. Prezzi insolitamente bassi, compresi fra i 30 e
i 70 $; probabilmente il “Grande Collezionismo” ha solo toccato di striscio
questa pubblicazione.
Esiste poi un CD della Radioactive, come al solito scarsissimo di
informazioni, ma con almeno una bella riproduzione della cover nella pagina
interna del booklet.
Nessun commento:
Posta un commento