sabato 25 giugno 2011

Quicksilver Messenger Service – Shady Grove


Lost in a wilderness of pain, in the middle of the breaking up of Frisco’s Golden Era, the Quicksilver had retired themselves in the Mill Valley’s woods in company of the Sublime Vagrant Nicky Hopkins, to cut a small green-album. The result, Shady Grove, is a Bay Area’s late underrated classic, with a shiny 1° side culminating in the open-air melody of Too Far and the RnB power of Holy Molly, while the 2° side, opened by a psycho Spaghetti-Western tale (Joseph’Coat) , is closed by that who is, easily, the best jam of all acid-rock epoch: Edward, a true classic and maybe the first really jazz-rock groove: thigh, fast and keyboard driven. Too easy to say acid jazz…

Persi nella Terra di Mezzo al disgregarsi dell’ Età dell’Oro di San Francisco, i Quicksilver si rifugiarono tra i boschi di Mill Valley in compagnia del Sublime Vagabondo Nicky Hopkins per registrare un piccolo album verde. Il risultato, Shady Grove, è un classico dimenticato della Baia, con uno scintillante lato A, che culmina nella tersa melodia di Too Far e nel gioioso RnB di Holy Moly, mentre il lato B, aperto da un morriconiano psycho-western (Joseph’Coat), è chiuso da quella che è, probabilmente, la jam più eccezionale dell’Era acid-rock: Edward, ora un classico e forse il primo vero ritmo di fusione jazz-rock: serrato, preciso, dominato dalle tastiere. Troppo facile parlare di acid-jazz?

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