lunedì 18 marzo 2013

Bambole, terminali e cieli stellati


Nel Vecchio Mondo, la scena rock tedesca degli anni '70 fu, per popolarità, seconda solo a quella britannica. Per volume di vendite, distribuzione e bacino d'utenza fu probabilmente dietro unicamente al mercato USA.
A posteriori facilita molto l'analisi "storica" del movimento collocare nel Festival di Essen del 1968 - Internationale Essener Songtage 1968 - quello snodo indispensabile attraverso cui band sperimentali, moderniste, originali ma tutto sommato semi-amatoriali, ebbero quel riconoscimento pubblico da parte della comunità intellettuale necessario a tenere a battesimo un vero e proprio genere oggi etichettato come Kraut-Rock. Una Woodstock europea di spessore artistico ben maggiore rispetto a quella più celebre su suolo americano.
E se in quella scena, che si sarebbe protratta come “in volo” per almeno un lustro, i musicisti non mancarono, anche il contorno grafico, ispirato in parte alle auto-produzione del Fillmore e di tutta la scena di San Francisco, dovette presto adattarsi ad un genere fantasioso e robotico allo stesso tempo, ma anche sintetico, digitale, spaziale, macchinista e industriale.
Alcuni sono i nomi che spiccano: Reinhard Hippen, Gunther Kieser e Peter Geitner.


Reinhard Hippen (1942  Leer - 2010 Mainz), che per altro curò la veste grafica del famigerato festival, fu personaggio attivo tra le riviste della “contro-cultura” e designer ufficiale di casa Ohr, l'etichetta che per prima plasmò il sound teutonico.
Sarà ricordato per le sue tetre autopsie di bambole di plastica, innocenze brutalmente interrotte e  sezionate su monocromi tavoli operatori.

Gunther Kieser fu l'illustratore d’eccellenza dei poster che accompagnarono i tour delle star anglosassoni in terra tedesca. Coloratissimi, a volte provocatori, pieni di carattere ed autonome opere di design piuttosto che mere illustrazioni; non più deformazioni psichedeliche ma manipolazioni elettroniche.

Peter Geitner, uomo di fiducia del guru Rolf-Ulrich Kaiser, fu l’incontrastato illustratore degli album Kosmische, da Ash Ra Tempel a Cosmic Jokers, passando per la notevolissima copertina dell’effimero 7 Up. Una pop-art d’ispirazione spaziale assolutamente personale e subito riconoscibile, che assai sarebbe piaciuta ad un Sun Ra.

Buona visione...


Internationale Essener Songtage 1968 - Logo
Reinhard Hippen




Internationale Essener Songtage 1968 - Logo
Reinhard Hippen




Floh De Cologne
Fließbandbabys Beat-Show (1970)
Reinhard Hippen – Copertina (fronte)




Limbus 4
Mandalas (1970)
Reinhard Hippen – Copertina (fronte)





Bernd Witthüser
Lieder Von Vampiren, Nonnen Und Toten  (1970)
Reinhard Hippen – Copertina (fronte)





Tangerine Dream
Electronic Meditation (1971)
Reinhard Hippen – Copertina (fronte)





Tangerine Dream
Electronic Meditation (1971)
Reinhard Hippen – Copertina (interno)




Gunther Kieser – Poster



Gunther Kieser – Poster





Gunther Kieser – Poster (1971)




Gunther Kieser – Poster (1973)




Gunther Kieser – Poster (1974)



Annexus Quam
Beziehungen (1972)
Peter Geitner – Copertina (fronte)




Timothy Leary & Ash Ra Tempel
Seven Up (1973)
Peter Geitner – Copertina (fronte)





The Cosmic Jokers
The Cosmic Jokers  (1974)
Peter Geitner – Copertina (fronte)




Floh De Cologne
Geyer-Symphonie (1974)
Peter Geitner – Copertina (fronte)




The Cosmic Jokers
Galactic Supermarket (1974)
Peter Geitner – Copertina (fronte)


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