Lista aggiornata dei racconti?
Fatta.
Lista delle canzoni?
Ormai completa
Impaginazione?
Diverse idee sul piatto, probabilmente faremo un layout a più colonne…
Per le canzoni siamo già al 90%.
Piattaforma e formato?
Ormai decisi: A4 in quadricromia su “Il Mio Libro”, ci costa una
quindicina di euro a volume, si può fare…
C'è un denominatore comune profondamente “Amerikano" nella musica di Bart, in quella che trasudano le
sue pagine.
E sarà pure quella ormai “solita” America delle periferie, del
profondo, dei blue-collar. Sarà quella, ma vista in maniera personalissima,
originale, attraverso l'occhio distante ma affine di chi sta vivendo una
congiuntura economica tremenda (tre-men-da,
non badate a chi dice il contrario) sia pure dall'altra parte del mondo.
Ci sono i vinti, ci sono i vincitori; ci sono i vivi e i morti.
Vincono sempre gli stessi, anche nel rock e nei tormentoni dell'ultima estate.
Ma ci sono altri che restano, resistono, si nascondono, discreti, nascosti sul
fondo di un bicchiere.
Sarà triste rincasare
per attendere la notte
e poterti ritrovar
al fondo di un
bicchiere
nel cielo dei bars
(Fred Buscaglione)
E nonostante l'apparenza non la smettono un attimo di lottare, anche
si tratta di gettare sassi contro i
carri armati, come cantava Everlast in un bel disco: Love, War and the
Ghost of Whitey Ford.
You build your fighter jets, you drop your
bombs
You kill our fathers, you kill our moms
Kill our brothers and our sisters, and our
uncles and our aunts
Still I'm fighting with the stone that's in my
hand
Scarabocchi
Ubriachi non è nulla più che uno di
quei sassi, e si dovrà tenere conto di questo.
Consentire un'evoluzione coerente a quel dolciastro e rurale fatalismo
afroamericano che emergeva evidente in Viaggiatori
nella Notte; farne slogan di opposizione, magari anche di lotta, di
contestazione. Graffiti sul muro,
forse l’unica cosa che mi è chiara dall’inizio.
Mi passo tra le mani alcuni volumetti, incoerenti, eterogenei, da cui
trarre qualche ispirazione, fosse anche solo per un colore, un'immagine, un
carattere...
Do it! di Jerry Rubin, e i suoi
manifesti a collage. Il Sinclair di Guitar
Army. Poi Rock Babilonia di Gary
Herman, un testo che consiglio a chi ancora non fosse (un po') disincantato; ci
sarà ancora qualcuno là fuori?
Con Bart ci sentiamo spesso; non credo gli dispiacerà se dedico questo
post ad “un altro orfano” raccolto
dal web “nella sua ricerca dei figli
perduti”... Vik di Radio
Nowhere.
Spero sia in ascolto. Chissà
che Scarabocchi Ubriachi non abbia bisogno anche di lui...
P.S. Nel frattempo Massi di Detriti di Passaggio sta
correggendo qualche bozza ed impostando un'introduzione. Mr. Hyde sta rovistando
nei suoi Cassetti Confusi
alla ricerca di qualche illustrazione.
Chi ce lo farà mai fare?
La musica? Il rock? Bart? La noia, la frustrazione?
La voglia di riscatto?
Barrate la casella giusta.
Evil Monkey