Se c'è una buona cosa prodotta dal capitalismo, è
l'elevazione a scienza esatta, addirittura ad Arte sopraffina, del marketing,
dell'advertising, della propaganda.
Della pubblicità.
Termine più adatto a noi caserecci consumatori finali.
In campo musicale, il Rock è sempre stato, per il
capitalismo più puro e sfrenato, la testa di ponte nella mente dei giovani,
perfino di quei tanti autoproclamati "ribelli".
Un piano degno del miglior Cossiga, quello che teorizzava
l'infiltrazione di facinorosi tra le fila dei manifestanti non violenti.
È così da ormai 60 anni, da quando, tra il '54 e il '56,
major e indie si reseto conto delle potenzialità commerciali di questa nuova
musica, che fece letteralmente esplodere il mercato.
E smettiamola di dire che gli artisti sono innocenti marionette, puri ingenui, nelle
mani di loschi discografici che mirano al profitto.
“Benvenuti nell'era
dell'anti-innocenza: nessuno fa colazione da Tiffany e nessuno ha storie da
ricordare.”
Il rock è veramente il braccio armato artistico per coloro che ricercano l'accumulo di Capitale,
solo qualche ottuso integralista cattolico può pensare che sia il piano del Comunismo
per piagare le menti degli adolescenti occidentali. Ma quella del resto è gente
che ascolta i dischi al contrario.
L'unica cosa che salta agli occhi ascoltando Stairway to
Heaven al contrario è il fatto che sia meglio così che non alla dritta.
Una testa di ponte.
Lo è tuttora più che mai, dopo anni passati ad affinare le armi e le tecnologie della
propaganda.
Per esempio...
Bisognava sforzarsi di arrivare vivi alla decadenza di
questo 2014 per essere testimoni di un nuovo album dei Pink Floyd.
Nuovo - album - Pink
Floyd
Esercizio: inventate 3 frasi con queste tre parole.
Endless River.
Un endlessriver (termine di ascendenza pseudogermanica
che non lascia mica scampo).
Potere degli articoli.... River of Shit, cantavano i Fugs.
Un lavoro che affonda le radici nelle session di Division
Bell così dicono i grandi manifesti.
Un disco fatto di scarti di un'epoca orrenda, quella di Division
Bell. (parafrasi)
Riesumazione di cadaveri fuori tempo, senza la minima
ironia.
No, non ho certo ascoltato il disco, gli “snippet”, i
promo. E non li ascolterò.
Non c'è poi mica
bisogno di ascoltare tutto nella vita!
E quindi si, sono
un prevenuto anch'io, quando mi pare.
Endless River me lo immagino già come un enorme buco con il
solo solco a spirale ai margini. Un buco senza il disco attorno, mica come
certe storiche caramelle alla menta.
Ma non è divertente come potreste credere voi, piccoli
antagonisti, sparare a zero su questo disco. Divertente è farlo con Dark Side
of the Moon, The Wall...
Qui no, quindi basta così.
Ma non
finisce qui, in realtà.
Perché è sufficiente accendere la televisione qualche
minuto per imbattersi in una band di mezza età che si dimena colorata su uno
sfondo candido che pare la reclame di un Guitar Hero per nipotini dei Red Hot
Chili Peppers.
E magari fossero i Red Hot...
No, sono gli U2,
ovvero coloro che per primi si sono tramutati in una app per telefoni. Una di
quelle gratis, come i giochini delle bolle o delle caramelle.
No, non ho ascoltato Songs of Innocence, e non lo farò.
Non c'è poi mica
bisogno di ascoltare tutto nella vita!
Mmmmmmmmmm,
questa mi sembra di averla già sentita...
Ma eccola qui, la
meraviglia del capitalismo. La sua arma più tremenda e perfetta.
La pubblicità!
Il continuo tamburellare, che diventa un battere, che
diventa un galoppo, che alla fine è un assedio.
“Alla
fine trabocca e scoppia, si propaga e si raddoppia”
recitava il vecchio Don Basilio nel Barbiere di Siviglia.
La calunnia...
Ovunque, monopolizzando tutti i canali che la
comunicazione offre...
Frammenti di copertina, frammenti di musica.
Dichiarazioni rese ad arte da qualche collaborazionista interessato.
Poi la cosa peggiore.
Il coro incessante dei "fans" che fanno muro
per i loro paladini. Eccolo, il vero “wall”.
Ma forse non è salutare la recriminazione e l'antagonismo
oltranzista. Rende burberi, inaciditi e pessimisti.
Questo è il Mondo, vuoto e tondo.
Il rock migliore dei
nostri anni fa da jingle agli spot di prima serata: orologi, telefoni, automobili,
profumi…
Beck, Black Angels, Black Keys, Presley.
Tyler Durden aveva la vista lunga; see for miles and miles and miles diceva la canzone degli Who,
proprio su Who Sell Out.
“La
pubblicità ci fa inseguire le macchine e i vestiti, fare lavori che odiamo per
comprare cazzate che non ci servono. Siamo i figli di mezzo della storia, non
abbiamo né uno scopo né un posto. Non abbiamo la Grande Guerra né la Grande
Depressione. La nostra Grande Guerra è quella spirituale, la nostra Grande
Depressione è la nostra vita. Siamo cresciuti con la televisione che ci ha
convinto che un giorno saremmo diventati miliardari,
miti del cinema, rock stars. Ma non è così”.
Allora, voi volevate fare le rock star?
O vi sarebbe bastato constatare come i vostri miti
fossero in realtà straccioni mortali, peccatori meschini proprio come lo siete
voi?
Con mascara, meches bionde e silicone a tamponare le
rughe.
Abbiamo perso
Cupido
è volato via dal condominio.
<<Abbiamo perso?>>
Altro che Fugs.
Fugs, ma anche tanti altri che ancora non conosco. Mi
auguro, almeno.
Però certo che i dischi dei Fugs mica ce li toglie
nessuno. Group Grope, Dirty Old Man,
Supergirl le possiamo ascoltare quando ci pare, quando tutto attorno puzza
di rifiuti.
Fresh Garbage, per gli Spirit, o ancor meglio la Garbage dei
Deviants. Che - per inciso - sta su un album, Ptooff!, che
potrebbe essere quel "punto
medio" tra i Velvet Underground e Zappa. Sulla sponda britannica, in una lurida
soffitta infestata da squatter e piena di siringhe sul pavimento.
Mica male…
E mentre rimugino certe ovvietà da vecchio brontolone, mi
metto ad aprire l'ultimo pacco, arrivato ormai mesi fa, che avevo quasi dimenticato
sotto ritagli di giornale, libri, altri dischi.
Non ricordo cosa possa
esserci dentro. Viene da West Berlin, New Jersey. Eh, già. C'è una Berlino est pure in America.
E rinchiudo Tyler nel guscio del più mite Edward Norton.
<<Sono
la morbosa curiosità di Jack. E del Capitano>>
Adiossssss!