Questo è il canto che potreste sentire nell’ultimo night di Las Vegas,
mentre accanto, nella Rose Bound Chapel, un officiante vestito con frange
bianche alla Elvis unisce in matrimonio Bob, dipendente delle poste, e Mary
Ann, la figlia di un piccolo dettagliante di San Bernardino, al settimo mese di
una gravidanza travagliata.
Dolcissima tristezza. E una chitarra che ondeggia crepuscolare e
fluida a disegnare un chiaroscuro jazz di morbido abbandono.
Musica al fior di loto.
Musica del sonno, di nostalgia, di linee rosa che scompaiono al
tramonto; tutta incastonata tra silenzi che sembrano infiniti e bolle di vuoto
che sarebbe blasfemo riempire.
Pericoloso da ascoltare per gli inclini alla malinconia.
Da qualche parte, gli stessi Cowboy Junkies hanno proposto una cover
di Powerdfinger.
Mentre la visione combattiva ed incendiaria di Neil Young pareva la
cronaca di una battaglia in presa diretta, i languori di Margo Timmins appaiono
quelli di uno Spirito di Carità che si aggira tra il vapore del mattino carezzando
defunti, socchiudendo loro gli occhi e coprendogli il volto scorticato; evocando
la sogno di quella stessa battaglia come fosse un nebbioso ricordo del
dormiveglia.
Ecco, tutta la loro musica sta in quel ricordo.
Cowboy Junkies – The Trinity Session (RCA, 1988)
Mining For Gold 1:34
Misguided Angel 4:58
I Don't Get It 4:34
I'm So Lonesome I Could Cry 5:24
To Love Is To Bury 4:47
200 More Miles 5:29
Dreaming My Dreams With You 4:28
Sweet Jane 3:41
Postcard Blues 3:28
Walking After Midnight 5:54
15 commenti:
Bellissimo! Era da un bel pezzo che non si leggeva una tua recensione (o qualcosa di affine).
Sono passati anni ma, è un disco che mantiene tutto il suo fascino. questo lo sto ascoltando da qualche giorno è le atmosfere sono quelle. The Delines – Colfax (2014) ciao capitano
E in effetti questo è un vecchio pezzo, riciclato addirittura...non c'è tempo per tutto e tanto meno per le recensioni. Ho capito che forse npn sono il mio genere...
Bello.. dei Cowboy a me piace tantissimo Brand New World contenuta in : In The End of etc etc.. un crescendo da brivido ...per me... of course
Pura poesia caro Evil. Sei un grande!
Bellissimo. Più il tuo pezzo del disco. :-)
Grande recensione per un disco fantastico al pari di The Caution Horses.
No ragazzi, il disco è molto meglio di qualunque pezzo scritto da chiunque, credo...
...speravo in realtà che questo non fosse recepito proprio come una recensione. Segno che devo fare qualcosa di meglio ( e di diverso)))
Ciao a tutti!!
Questa musica è sublime nella sua essenzialità. Ecco, questo intendo quando parlo della giusta dose di silenzio nella musica.
Quello che ne hai scritto è definibile come "stilnovo".Poesia,giusto!
Già 26 anni?
Possibile?
quando penso che pure il grunge è roba di 25 anni fa... è più del tempo passato da Maybellene ai Sex Pistols...
è stato uno dei miei primi post, adoro questo disco e adoro margot timmins, da ragazzino ero innamorato di lei..ottimo...il post ovviamente
ciao ciao
Ciao Tony! Grazie!
Ops, mi era sembrato di vedere un altro post dopo di questo...Che fine ha fatto?
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