lunedì 1 ottobre 2012

Frammento #5 - Isola di Taiwan - 26-09-2034



Isola di Taiwan - 26-09-2034


Taipei oggi è il grande crocevia dell’umanità; l’isola di Taiwan, ma soprattutto il distretto della capitale, è diventato il territorio più cosmopolita del pianeta. Migliaia di stranieri, oltre la metà sono soldati. Gli altri sono giornalisti, tecnici televisivi, interi organi dirigenziali dei network più importanti d’occidente; poi freelance, cooperanti di un pulviscolo di associazioni Europee ed Americane, squadroni religiosi di monache azzurre delle Ande settentrionali, professionisti della contestazione da Canada e Danimarca; da un po’ di tempo cominciano ad arrivare addirittura turisti d’elite che sborsano milioni a tour operator senza scrupoli per essere guidati a visitare il “Teatro delle Operazioni”. Sono per lo più feudatari russi e principi arabi con lunghi codazzi di consorti velate che si eccitano ai limiti dell’orgasmo ogni volta che vedono un soldato in uniforme con qualche cartella gialla in mano: magari quello sta solo smistando la posta del comando. La popolazione locale o si è trasferita o è forzatamente entrata a fare parte dell’enorme indotto che le basi militari richiedono. Ora fanno i tassisti, gli allibratori, i magnaccia. Hanno aperto drugstore aperti 24 ore su 24 ore; vendono aspirine, Valium, gomme americane, Cipramil, Aropax, Effexor, Edronax, benzodiazepine indiane, Barbital ed ogni tipo di barbiturico in commercio nell’Asia insulare; poi bevande gasate, intrugli alla caffeina, integratori alimentari, sali minerali in polvere, proteine, nandrolone. Gestiscono pub scozzesi, topless bar, fast food mediorientali dall’aria agrodolce, megastore di alta tecnologia che rivendono consolle di ultima generazione a soldati stanchi di starsene con le mani in mano. Stanno demolendo intere periferie per farne campi da baseball, piccoli stadi per il football, prati verdi per golfisti dilettanti. Tra poco diventerà un caotico paese dei balocchi per ragazzini col fucile che non si sono mai divertiti tanti in vita loro. Le prostitute arrivano da metà dell’Asia sudorientale: Luzon, Malaysia, ragazzine vietnamite, transessuali tailandesi: c’è lavoro per tutti. Sono talmente tante che il governo ha deciso di metterle in regola: hanno la partita iva e rilasciano fattura. Sbarcano il venerdi sera a Longjing, da enormi chiatte da pesca maleodoranti che attraversano il mare delle Filippine.
Formalmente l’isola è una repubblica presidenziale, ma mentre il leader Yen Chia gioca a golf all’Hot Spring Resort con gli ambasciatori europei,  il comando effettivo è tutto del “Brigadier General” John W. Morgan III, a capo della 1° Divisione che occupa quasi tutte le 27 basi dell’isola. Ci sono soldati da mezzo mondo, contingenti NATO e un folto gruppo addomesticato di Caschi Blu, per la maggior parte africani.
Ma quello che si dice è che nemmeno il generale Morgan sia il vero deus ex machina dietro a tutto questo; quello che si dice è che l’uomo più importante sull’isola sia il dottor Benjamin Crowley, un ufficiale medico di elevatissimo grado ed enorme peso.
Crowley e il suo team, sono la  vera eminenza grigia dietro tutto questo casino.
Garner sembra ne sappia ben più di me.
“E’ cresciuto nel 4° MISG, un esperto di PSYOP, Gruppo di Operazioni Psicologiche. Dopo le guerre in medioriente, all’inizio del millennio, è stato uno dei più accesi promotori dell’uso di psicofarmaci e steroidi per i militari. Dobbiamo in buona parte a lui se ormai siamo una massa di dipendenti da sostanze di sintesi di cui nemmeno sappiamo il nome”
Però bisogna ammettere che il programma ha funzionato; il governo spende in farmaci ma risparmia quasi il doppio per l’assistenza ai reduci in patria, lucra sugli spot delle grandi case farmaceutiche, mentre gli ufficiali si fregiano del migliore materiale umano possibile. Siamo l’equivalente della squadra olimpica della D.D.R. degli anni ’70: pseudo organismi alimentati a chimica e ormoni, vincenti e nauseanti. Ma cosa accadrà da qui a dieci anni? Ci trasformeremo in mostri sanguinolenti e urlanti, oppure saremo ridotti a larve trasparenti intolleranti alla luce e all’ossigeno?
Ma non è stato solo quel programma a mettere in luce Crowley e il suo reparto. Ci fu quell’affare iraniano a cui i giornali diedero non poco risalto, una decina di anni fa.

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