giovedì 18 ottobre 2012

Gli Intoccabili



"Quali sarebbero questi temi che non potrei affrontare?"
Il funzionario televisivo mi disse: "Lo sai benissimo sono i 5 temi tabù che non si possono affrontare in televisione e cioè: la religione, il capo dello Stato, gli handicap fisici, le razze diverse e l'omosessualità."
Io lo ringraziai perchè pensai... la prossima volta che andrò in televisione, in un programma mio, in diretta,la prima battuta che dirò sarà: "Cristo di un Dio, dice Scalfaro, quello zoppo di un negro è una checca."
Daniele Luttazzi

Giorni passati entomologicamente, mentre il ritornello dei 50 anni degli insetti più famosi del globo riempiva pagine di giornali, rimbalzava sui CD in omaggio, attraverso monografie inedite e rimorchi del materiale più vario. Tanto da fare quasi passare in secondo piano l'uscita nella sale dell'ultimi film di marca Led Zeppelin, Celebration Day...
La domanda è sempre quella, i più smaliziati avranno già indovinato...ma voglio provare a formularla in maniera un po' differente senza passare per la solita annosa quanto inutile questione "Meglio i Beatles o gli Stones?”
Non voglio neanche stare a sindacare eccessivamente sui loro reali meriti artistici (personalmente credo comunque siano importanti); provo a fare un passo oltre e mi domando: l'esposizione mediatica dei Beatles, che dura da 40 anni, è realmente proporzionata al valore artistico e storico del quartetto? O è sovradimensionata pur rispetto all'indubbia importanza musicale dei Fab Four?
Da qui, mi permetto una generalizzazione. In epoca di caste e profonde disparità politiche e sociali, esistono gli intoccabili anche in musica? Chi fa parte della Casta?
Ammetto che queste domande sembravano ben più sagaci prima di metterle nero su bianco. Ora mi accorgo quanto siano in realtà banali, sopratutto la prima.
Certo che esistono gli intoccabili. Intoccabili per la stampa di massa, per quella specializzata, per le radio e le televisioni. Intoccabili anche per il senso comune.
I Beatles sono tra questi; anzi, sono qualcosa in più. Sono un bene rifugio. In periodo di crisi, sbatti le loro facce in copertina ed avrai un ritorno assicurato.
Gli intoccabili esistono, oltre che per indubbi (...non voglio fare il bastian contrario per forza…) meriti artistici, anche per una capacità tutta particolare di “far vendere”. Give the people what they want. Vendere non solo il disco; ma anche la rivista, il giornale, gli spazi pubblicitari, i biglietti del cinema... Sono in grado di muovere, nel loro piccolo, l'economia.
Riguardo ai meriti artistici, ripeto: non voglio fare il facile gioco di sparare sul Divo di turno. Può essere divertente sostenere che Elvis fosse una montatura, che i Beatles scopiazzassero a destra e a manca e che gli U2 da vent'anni campano di rendita. Non è questo l'aspetto che mi interessa.
Certo, è bello (e in moltissimi casi giusto e lecito) sparare a zero sulla Casta, quella vera, di “stelliana“ memoria , metterne alla berlina gli eccessi, le truffe, le corruzioni. Questo è un dovere per l'informazione e nel suo piccolissimo anche per il cittadino.
Ma noi... siamo disposti a sparare sul nostro Mito? Ad accettare che il nostro artista preferito faccia parte di quest'elite? Siamo pronti ad ammetterlo o preferiamo negarlo? Magari cercando di dimostrare il contrario, cosa per altro sempre fattibile quando non si parla di cartelle fiscali.
Il fan di Elvis ammetterà che il suo Mito fu un'abile costruzione pubblicitaria? Quello dei Led Zeppelin sopporterà il fatto che fossero un gruppo per teenagers? E quello dei Beatles riuscirà a tollerare che non tutti i primati e le invenzioni pop spettano ai quattro di Liverpool?
SI, dovremmo imparare tutti a farlo...perché, a differenza della politica, in un contesto artistico non ci sono necessariamente reati penali nè frodi ai danno del contribuente.
E' musica.
Piace? Ottimo; fermiamoci lì. Perchè sentirne sempre il bisogno di rivendicarne superiorità, originalità; intoccabilità, magari appoggiandosi al gusto degli altri pittosto che al proprio. Gioviamoci anche nel Rock del meraviglioso effetto della Corazzata Potemkin di fantozziana tradizione.
“Per me… A Day in the Life è una cagata pazzesca!”.
E’ terapeutico! Provateci.
“Per me… OK Computer …”
“Per me… The Great Gig in the Sky …”

Noi siamo quelli che ascoltano, non abbiamo bisogno di sbattere il Divo in copertina. Lasciamo che siano intoccabili per coloro che li devono promuovere per pagarsi lo stipendio.
E quando la canzone non ci piace, spegniamo lo stereo. Senza sforzarci di piegare il nostro gusto all’ anniversario di turno.

12 commenti:

allelimo ha detto...

Devo averlo già scritto altrove: i Beatles più che "intoccabili" mi sembrano uno dei gruppi più sottovalutati e non ascoltati della storia del rock.
Perchè per quasi tutti sono quelli di "She Loves You" (yè yè yè), della Beatlemania e della swinging London, e poi di John Lennon ucciso da un pazzo.
Di solito sono conosciuti per motivi extra-musicali: perchè erano fanosissimi ("Più di Gesù Cristo", ricordate?) e hanno venduto miliardi di dischi.
E invece sono stati quelli che hanno inventato lo studio di registrazione come strumento, e hanno scritto canzoni come "Strawberry Fields" e "Tomorrow Never Knows" o "Hey Jude" e "Penny Lane".
Certo, come dici tu: "non tutti i primati e le invenzioni pop spettano ai quattro di Liverpool" ma la storia del rock degli ultimi 50 anni deve così tanto di più ai Beatles che ai Rolling Stones che il paragone è semplicemente improponibile.
Nonostante le canzoni brutte (che hanno fatto anche loro, eh) e soprattutto perchè, a differenza di troppi altri, hanno saputo quando dire "basta".

Nella Crosiglia ha detto...

Guarda caro amico EVIL, ogni sillaba delle mie parole sarebbe sprecata , ma ne dico una sola...standing ovation....

Gianluca Chiovelli ha detto...

I Bitolz sono uno dei gruppi più strasentiti della storia del rock.
Parliamoci chiaro: chi inizia ad ascoltare rock cosa ascolta? Tutti gli inglesi (Bitolz rollin stonz Vu Genesis Pinche Floid ....)e i soliti americani sparsi (Dylan, Lou Reed ...).
Per questo si diventa fan, perché siamo esposti alle radiazioni del mito già da piccoli. Come dicono i Gesuiti: dateceli dai cinque ai dieci anni e saranno nostri per sempre. Poi naturalmente si cresce, i più giudiziosi ascoltano decine di migliaia di dischi e si comportano da critici avveduti. I dischi della gioventù, in larga parte, verranno inseriti in questa visione più ampia e, generalmente, ridimensionati. A quattordici anni credevo che The lamia fosse la più bella canzone di sempre ... Non tutti però si prendono la briga di ascoltare i miliardi di brani prodotti dall'uomo negli ultimi cinquanta anni - rimangono intrappolati nei miti adolescenziali e divengono fanatici. Non toccarmi John Bonham! Il blues di Eric Clapton! La poesia di De André! Non tutti vanno rimpiccioliti; alcuni sono grandi artisti e li amo ancor oggi. Quello che mi dà fastidio è l'acquiescenza, il fermarsi a quei cento dischi che si riascoltano in continuazione ... il culto di un artista mentre se ne ignorano altri mille. Certo, basta non cadere nell'errore contrario: gli Josefus non sono meglio dei Led Zeppelin ...

Unknown ha detto...

Ripensandoci, la versione musicale della Corazzata Potemkin avrebbe dovuto essere qualcosa tipo:

"Per me Trout Mask Replica è una cagata pazzesca!!!!"

Scherzi a parte...i Beatles li ho presi in prestito e a pretesto sfruttando l'occasione del "cinquantenario". del resto mica è colpa di Lennon o McCrtney se TV sorrisi e Canzoni o la Repubblica o Bruno Vespa (sì, e successo la settimana scorsa!) ne sfruttano l'immagine...
Non saranno tra i miei prediletti ma indubbiamente NON SI POSSONO FARE I CONTI SENZA DI LORO!
Poi, ma questa è una constatazione generale, a volte è difficile non farsi influenzare dal senso comune.

allelimo ha detto...

"Per me Trout Mask Replica è una cagata pazzesca!!!!"
Già fatto, un paio di anni fa...
:)

Gianluca Chiovelli ha detto...

Quella battuta di VIllaggio fu epocale.
Molti lo presero sul serio e rottamarono Antonioni, Visconti e compagnia.
A distanza di trentacinque anni ci ritroviamo con dottissimi libercoli su Dario Argento, lo spaghetti western e Alvaro VItali.
Ergo: Penny Lane è una cagata pazzesca.

Bartolo Federico ha detto...

ad ognuno il suo.

Bartolo Federico ha detto...

Evil, quando tocchi i Beatles i dinosauri s'incazzano.non"saranno tra i miei prediletti ma indubbiamente NON SI POSSONO FARE I CONTI SENZA DI LORO!condivido. poi come dicevo, ad ognuno il suo rock.ciao

La firma cangiante ha detto...

Come hanno detto in molti con I Beatles bisogna fare i conti ricordando che hanno avuto dei momenti di carriera e di ispirazione molto diversi tra loro. Intoccabili? Qualcosa forse si, i primi vagiti però non proponevano certo cose imprescindibili. Grandissimi, non sempre però.

Non credo che però troveremmo qualcuno che in tutta onestà possa affermare A day in the life è una cagata pazzesca :)

mr.Hyde ha detto...

A Day in the Life, Ok Computer, cagate pazzesche?.. stanotte non dormiro'..Concordo con Allelimo ma anche con Vlad sul fatto che c'è una marea di ottima musica, mentre un po' per pigrizia, un po' per mancanza di tempo (parlo anche per me)ci buttiamo sempre sugli ascolti già 'collaudati'.
Il post,partendo da una semplice domanda coinvolge tutto il mondo della musica, da Bach ai giorni d'oggi..
Ciao, Evil!

lozirion ha detto...

Heila! Argomento interessante! ^_^

Gli intoccabili ci sono eccome! E' giusto? Non lo so, però buona parte di questi intoccabili (i Beatles sono soltanto la punta dell'iceberg per come la vedo io) hanno dalla loro dei meriti obiettivi sulle influenze musicali, voglio dire, non hanno inventato tutto i Beatles, ma dopo di loro la musica è cambiata significativamente e questo li mette irrimediabilmente su una sorta di piedistallo in ogni caso, così come molti altri, vedi gli Stones, Bowie o Zappa per esempio.

Detto questo poi il fenomeno mediatico è un altro discorso, perchè se i Beatles (e li prendo sempre come esempio) avessero venduto soltanto grazie a chi ne apprezzava le influenze e la genialità sicuramente non avrebbero questi numeri altissimi, e così molti altri. Io sono un amante del rock anni '60 e '70, e mi sono ascoltato fino alla nausea i mostri sacri di quel periodo, ho letto e analizzato storie, influenze, obiettivi e chi più ne ha più ne metta, ma si tratta sempre di dietrologie, di ragionamenti a cose fatte, non bisogna mai dimenticare che le mode hanno sempre giocato un ruolo fondamentale. Più che le "cagate pazzesche" (però su a day in the life proprio non mi riesce... ^_^) credo sia più difficile ammettere che i Beatles fossero di moda ed abbiano avuto buona parte del loro successo e della loro visibilità grazie a questo. Se invece che con "The beatles" avessero esordito con un disco come "Rubber soul", o anche solo "Help!" non sono sicuro che staremmo qui a parlarne in termini di miti intoccabili, di geni sicuramente, ma di miti intoccabili credo di no. E poi non sono soltanto le televisioni e le riviste a sfruttare l'intoccabilità di certi gruppi, Paul McCartney (adesso so che arriveranno degli accendini dagli spalti) è una vita intera che vende dischi e riempie gli stadi grazie ai Beatles, grandissimo artista indubbiamente, una discografia impressionante e seminale per certi versi, ma prima di ogni altra cosa Paul è un ex-beatle, è un mito e la gente è disposta a spendere soldi a palate e prendersi a botte per accaparrarsi un posto e poter dire "ho visto uno dei Beatles" più che "ho visto un grande artista".

E poi in fondo resta una questione di gusti, ve lo ricordate ritorno al futuro? "Forse non siete ancora pronti per questa musica, ma ai vostri figli piacerà", è così, Gli Zeppelin (giusto per citare qualcun altro) hanno scritto pagine importanti della musica (e credo si possa dire in maniera obiettiva), ma se la stessa musica l'avessero suonata 20 anni prima, quando il rock era fatto per le balere, non dico che non se li sarebbe cagati nessuno ma quasi. Sarebbero poi stati recuperati e considerati dei precursori forse, ma non dei pilastri inamovibili, e così con tanti altri, guarda i sex pistols ad esempio, tecnicamente erano gran poco, sono stati messi insieme a doc per lanciare un negozio e una moda, di farina del loro sacco non ne hanno messa molta perchè il punk esisteva già e i gruppi punk influenti erano altri, però sono passati per il canale giusto, erano rabbiosi ed esagerati e hanno conquistato il pubblico di massa, e adesso sono considerati dai media i padri del punk e passano più su radio e tv di quanto facciano i Question Mark o gli MC5, giusto per dirne un paio venuti prima (e meglio secondo me) dei Pistols...

Adesso la smetto se no qui scrivo un papiro assurdo.... :P

Unknown ha detto...

@lozirion ben trovato! Era tempo che non ti si sentiva.
Non preoccuparti; io credo che in questi contesti essere "Intoccabili" non sia certo una colpa. Lo si è e basta.

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