MONOGRAFIE: Third World War
I Predicatori della Violenza Perduta
Terry Stamp & Jim Avery, guerriglieri proletari contro il Sistema
Con due album all’inizio degli anni ’70, i Third World War si dimostrarono i più violenti agitatori politici del rock e la prima conscia incarnazione degli ideali radicali di punk e hardcore. Fondendo la cruda satira sociale dei Fugs, la carica elettrica e sovversiva degli Stones e suonando un ruvidissimo garage, coniarono una poetica affascinate ma profonda, troppo presto sommersa dall'ottusità del mainstream.
Questa monografia in più capitoli verrà pubblicata a puntate sul blog e sumusiche parallele
IL PRIMO DOPOGUERRA
I
have a strong feeling that, along with Hawkwind, Pink Fairies and a few others,
they could do a lot to move rock away from self-consciousness and artiness and
bring it back to the street corner and parking lot.
Mick
Farren
Ho proprio l’impressione che, assieme a
Hawkwind, Pink Fairies e qualcun altro, loro potrebbero fare molto per spostare
il rock lontano da e riportarlo agli angoli delle strade e nei parcheggi.

Dopo lo scioglimento
dei Deviants, e l’esperienza solista di Farren (Mona -The Carnivorous Circus, Transatlantic, 1970), il testimone
del Comunismo-Freak-Velleitario era passato alla Edgar Broughton Band di singoli
come Death of an Electric Citizen
(Harvest, 1968) e Out demons out!
(Harvest, 1970). Il 1971 vedrà poi l’esordio discografico dei Pink Fairies di
Twink e Duncan Sanderson, gli unici che potranno tenere il passo dell’estremismo
di Terry Stamp a cominciare da Do it
e Teenage rebel (su Neverneverland, Polydor, 1970).
Perfettamente calati in
quella realtà, i TWW riescono a costruirsi una discreta base di devoti
ammiratori e a partecipare a pieno all’euforia di nicchia del periodo, il tutto
rigorosamente all’insaputa della Massa… Ma per attivisti di cause perse e
contestatori irriducibili, in America le cose andavano ancora peggio, visto che
l’eccitante scena di Detroit si era sciolta come neve al sole alla scomparsa di
MC5, Stooges e Frost. Per Stamp e Avery si profilò un tour negli USA
addirittura come spalla degli Allman Brothers, ma la morte di Duane Allman
mandò tutto a rotoli. Quando ci si mette la sfiga…
Terry Stamp ricorderà amaramente quei giorni da rocker come una bella
parentesi nel suo più concreto lavoro di camionista: “I regarded that whole year (1971) as a vacation from “real work”, no
more cold mornings trying to get a truck to start, nights spent sleeping in the
truck cab at Newcastle because the delivery place was closed, breaking down in
Preston with two bob in my pocket”
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